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Riperimetrazione del Parco Sirente Velino, una necessità al passo con i tempi

4 luglio 2020 | 11:34
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Riperimetrazione del Parco Sirente Velino, una necessità al passo con i tempi

Parco Sirente Velino: un territorio, quello di diversi Comuni inclusi, non al passo coi tempi e con le odierne esigenze. Confini e vincoli considerati troppo stretti: arriva la riperimetrazione. I dettagli

Parco Sirente Velino, i perché della riperimetrazione

Danni da fauna selvatica, ricostruzione lenta, apparato normativo fermo al 2011, lontanissimo dalle moderne strategie nazionali ed europee. Nasce da qui l’esigenza di cambiare. Più precisamente parte da queste premesse e, quindi, dalle mutate situazioni socio-economiche del territorio, dentro i confini del Parco, la proposta di legge “Nuova disciplina del Parco regionale Sirente Velino e revisione dei confini”.

Parco Sirente Velino, la legge

La legge “ottimizza l’attività della Governance”, secondo gli addetti ai lavori: riduce il numero dei componenti del direttivo, garantendo un risparmio dei costi di gestione dell’area Parco e una più veloce tempistica sulle decisioni. Con l’obiettivo di superare, dopo anni, la fase di Commissariamento del Parco. A far discutere però – nei giorni che hanno seguito l’approvazione della proposta di legge da parte della Giunta regionale – è stata proprio la prevista nuova perimetrazione, richiesta negli anni passati dai Comuni inclusi nel Parco regionale Sirente Velino.

Le modifiche alla perimetrazione, per dovere di cronaca, riguarderanno: la Valle dell’Aterno e la Subequana. Non riguarderanno, invece, l’Altopiano delle Rocche, come hanno erroneamente riportato alcuni giornali.

Tecnicamente il nuovo perimetro del Parco Regionale Sirente Velino passerà da 54.361,22 ettari, a 46.381,96 ettari. Le tre aree dei comprensori saranno istituzionalizzate in base a caratteristiche geo-morfologiche omogenee, all’interno del territorio del Parco.

La riperimetrazione, decisa in funzione delle rinnovate esigenze delle comunità locali, non inciderà sostanzialmente sulle peculiarità ambientali del Parco. I confini ridisegnati riguarderanno quasi esclusivamente territori agricoli.

Si propone di: migliorare le condizioni degli imprenditori agricoli e degli stessi Comuni interessati. Infatti, nell’ambito della riperimetrazione, saranno escluse dai confini del Parco regionale Sirente Velino tutte quelle zone in cui si verificano i maggiori danni alle colture, causati dalla presenza di fauna selvatica, soprattutto cinghiali.

Parco Sirente Velino, non solo riperimetrazione

Nell’ambito della riperimetrazione, sottolinea la relazione del progetto di legge, si è applicato il principio raccomandato dall’Unione Europea in ogni sua direttiva in materia ambientale, cioè che: le comunità locali devono esercitare un ruolo primario nei processi decisionali, indispensabile per la funzionalità e l’efficacia delle politiche nelle aree protette.

All’articolo 4 del progetto di legge, inoltre, è previsto un miglioramento dell’organizzazione della vigilanza attiva sul territorio, con relativa definizione specifica delle autorità preposte alla stessa vigilanza. Viene decretata l’istituzione di apposite guardie parco, con funzioni di agenti di polizia giudiziaria.