Emergenza Poesia, figli o stranieri per la fortuna

5 luglio 2020 | 13:08
Share0
Emergenza Poesia, figli o stranieri per la fortuna

Emergenza Poesia, figli o stranieri per la fortuna. Torna l’appuntamento curato da Alessandra Prospero, con i versi di Sara Teasdale.

Quante volte ci siamo incontrati
come accade a stranieri per la via:
figli della fortuna ignari, entrati
dalla porta del cielo per magia.

Figli della fortuna” di Sara Teasdale

La fortuna, la sorte, di cui Sara Teasdale si sentiva figlia, alla stregua degli altri esseri umani, è da sempre dispensiera di condizioni favorevoli o avverse. La vita della poetessa statunitense fu contrassegnata da una salute molto cagionevole, alla quale ella sopperiva con una vita interiore ricchissima.

La dea fortuna si accanì però decretando l’epilogo dell’esistenza di Sara Teasdale con il suo suicidio, dopo quello del poeta Nicholas Vachel Lindsay, grande amore ritrovato. Pregio lirico e natura romantica contraddistinguono la poetica di Sara Teasdale, anche in questo breve componimento, nel quale ritroviamo in maniera suggestiva l’ambivalenza della latina dea fortuna, che da un lato ci vuole figli e dall’altro ci rende stranieri gli uni agli altri.