Cronaca

“Io e il maestro Morricone”, il ricordo di Maurizio Trippitelli

"Infinita riconoscenza al suo genio artistico". Il musicista aquilano Maurizio Trippitelli ricorda il maestro Morricone a cui era legato da un proficuo sodalizio artistico.

“Il maestro Ennio Morricone ci mancherà enormemente perché è insostituibile. La musica mondiale gli deve molto”.

Questo il ricordo del musicista e percussionista aquilano Maurizio Trippitelli, da tempo impegnato in campo nazionale e internazionale che ha avuto un lungo sodalizio artistico e professionale con il maestro Ennio Morricone, scomparso oggi a 91 anni.

“Ho iniziato a lavorare con Morricone che avevo 18 anni – ricorda Trippitelli sentito dal Capoluogo – all’epoca avevo cominciato una collaborazione con l’orchestra sinfonica della Rai al Foro italico. tra una prova e l’altra andavamo a registrare allo studio forum di Roma dove si facevano le colonne sonore e lì avvenne un incontro che ha segnato positivamente tutta la mia carriera”.

Maurizio Trippitelli ha collaborato a tantissime musiche del maestro, tanto per citarne una, sono sue le percussioni nella colonna sonora del celebre “C’era una volta in America”.

“É stato un uomo insigne e geniale, grazie a questo sodalizio professionale ho potuto imparare tanto. Poi era innamorato dell’Aquila. Facemmo in città diversi concerti insieme e rimase abbagliato dalla bellezza del territorio. Fu rapito della scalinata di San Bernardino che durante la Perdonanza del 2000 fece da palcoscenico a un concerto che in tanti non hanno ancora dimenticato”.

Quell’anno, Maurizio Trippitelli nelle vesti di direttore musicale della Perdonanza, suonò con il maestro Morricone.

“Quella serata fu splendida – ricorda ancora – c’era tantissima gente e l’emozione era palpabile. Il maestro Morricone fu come sempre impeccabile e rimase molto soddisfatto tanto da decidere di tornare l’anno dopo, con tutta l’orchestra e il coro”.

Un evento particolarmente atteso quello del 2001, in quanto fu il primo che Ennio Morricone tenne in Italia quell’anno, dopo essersi esibito due volte a Londra.

Nell’occasione, il maestro diresse l’orchestra Roma Sinfonietta formata da 210 artisti, di cui 120 coristi e 90 strumentisti.

Sempre durante quella Perdonanza l’allora sindaco dell’Aquila Biagio Tempesta gli conferì la cittadinanza onoraria; donandogli anche uno stemma della città in oro e argento lavorato a mano, realizzato dall’orafo aquilano Luciano Moretti.

Un legame, quello con L’Aquila, che non si è mai spento. Morricone venne dopo il terremoto per un concerto molto commovente presso l’Auditorium della Guardia di Finanza e l’anno scorso, in occasione dell’ultima Perdonanza, affidò ai social un lungo messaggio e un saluto alla città.

Lo scorso dicembre Trippitelli ha voluto omaggiare e ricordare Morricone con un concerto all’Auditorium del Parco in cui sono stati interpretati i brani più famosi con il suo ensemble e l’Orchestra Italiana del Cinema.

La foto allegata all’articolo risale ai primi anni Duemila; accanto a Trippitelli e al maestro Morricone, il batterista Enzo Restuccia.

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