Autostrade Abruzzo: che caos, incubo chiusura traforo Gran Sasso

Autostrade abruzzesi: che caos! Oltre all’incubo traffico sulla A14, lo spettro della chiusura del traforo.
Il Ministero delle Infrastrutture e e dei Trasporti, infatti, continua a incalzare la società che gestisce le autostrade, tra cui la A24 e la A25, affinché vengano effettuate le verifiche di vulnerabilità sismica anche all’interno delle gallerie.
Si tratta di un lavoro complesso e lungo che dovrebbe concludersi entro il prossimo 20 novembre. Per quanto riguarda i lavori si dovrà procedere a un preliminare lavaggio dei tunnel delle autostrade prima di poter verificare la presenza di eventuali criticità statiche.
Il lavaggio dei tunnel però porterebbe al rischio concreto di inquinamento della falda acquifera soprattutto per quanto riguarda il sistema del Gran Sasso. Ragion per cui si dovrebbe interrompere l’erogazione idrica.
Incubo autostrade: per i sindaci della costa è una situazione che mette in ginocchio tutto il territorio
Il capogruppo della Lega in Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale, ha presentato una risoluzione in consiglio per chiedere al presidente della Regione Marco Marsilio di “attivare le procedure previste dal codice della Protezione civile in relazione alla grave situazione determinatasi in Abruzzo a seguito dei restringimenti di carreggiata e della parziale chiusura al traffico dei tratti abruzzesi dell’A14”.
Secondo Quaresimale, “il governo deve prendere atto che la situazione in Abruzzo assume sempre più i connotati emergenziali sotto il profilo ambientale, sanitario, di circolazione dei mezzi e per la sicurezza dei cittadini. Il tutto con gravi danni per l’economia e il turismo delle zone interessate”.
Per l’esponente leghista, “il caos, a seguito delle misure adottate dalla magistratura (8 mesi fa le barriere dei viadotti sono state sequestrate dalla Procura di Avellino perché ritenute fuorilegge, ndr), resosi necessario da anni di negligenza e incuria del soggetto gestore, oltre a far emergere gravi lacune nella manutenzione ed anche nella progettazione autostradale – com’è noto in Abruzzo manca la terza corsia – ha determinato un autentico disastro ambientale ed economico per la nostra regione”.
Come riporta Il Centro, per Quaresimale l’area nevralgica dell’economia abruzzese, con centri commerciali, attività industriali ma anche di grande rilevanza turistica, “è stata colpita in modo devastante: le file chilometriche di Tir e automobili provocano danni ingenti sotto ogni profilo, dai danni al manto stradale, all’inquinamento acustico e dell’aria, alla sicurezza dei cittadini, alle difficoltà per le imprese locali, con particolare riferimento a quelle turistiche”.
“Allo stato non è dato riscontrare un impegno del governo minimamente proporzionato allo grave situazione di crisi in atto: in questo senso siamo impegnati affinché con la dichiarazione di emergenza lo stesso governo attivi tutte le procedure speciali che il caso richiede, ivi compreso la nomina immediata di un commissario straordinario per l’emergenza in atto. Al commissario vanno conferite risorse immediate e, soprattutto, poteri straordinari per garantire da subito la regolarità del traffico autostradale evitando il ripetersi delle incresciose situazioni degli ultimi giorni”, conclude Quaresimale.
Intanto, nel caos delle autostrade tornano a fare i conti con il problema del traffico deviato sulla statale 16, i comuni della costa, come Silvi Marina .
Da qualche giorno inoltre sono scattate le chiusure sulla A14 per consentire verifiche sul viadotto del Cerrano. Auto e Tir devono attraversare il centro abitato di Silvi dalle 22 alle 5 del mattino. Sono 12 le notti di chiusura fino ad agosto.
“Immaginate quale fastidio possono provocare auto e Tir, con rumori e smog – sottolinea il sindaco Andrea Scordella – con tanti turisti e persone che abitano a ridosso della Statale 16. Ma le maggiori criticità ce le aspettiamo nei prossimi giorni, con l’autostrada che verrà presa d’assalto anche da quanti dovranno spostarsi verso la Puglia. Torno a sollecitare interventi celeri per limitare chiusure e disagi”.
“Stiamo subendo un danno economico notevole derivante dalla cattiva promozione per il nostro territorio: uno cambia strada quando si mette in macchina e sa che deve fare 10 km di code. Il risarcimento danni può essere giustificato perché noi contiamo molto sull’estate, a maggior ragione quest’anno con l’emergenza Covid”.
“Questa ulteriore tegola può creare tante altre problematiche e se la Regione si fa carico di avviare un’azione di risarcimento in favore anche dei centri costieri siamo favorevoli. A Silvi il 70-80% delle attività lavora sul turismo. E ho un altro timore: il traffico leggero si può spostare dalla Statale 16 sul lungomare, come già accaduto in modo esponenziale nell’inverno scorso, con gravi pericoli per la sicurezza. Stiamo valutando l’arrivo di una Ztl o altre ipotesi, ma viste le molte criticità da gestire non vogliamo sbagliare”.
È pronto a chiedere l’intervento del prefetto di Teramo il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo.
“Qualora fossimo in presenza di un aggravamento della situazione e trovandoci in pieno periodo estivo – afferma – chiederò la convocazione al prefetto del tavolo provinciale per la viabilità. Non abbiamo una variante e qui la Statale 16 spacca in due la città. Le nostre località balneari sono state già colpite quest’inverno, tra Natale e Capodanno, e sarebbe inaccettabile pregiudicare la percorribilità dell’A14 e sovraccaricare la Statale 16 a luglio e agosto. Stanno accadendo cose incredibili e incomincio a stancarmi di dover fronteggiare ogni giorno un’emergenza, noi sindaci non ce la facciamo più”.