Avezzano, rapina in una gioielleria in centro: arrestate 4 persone

Individuati e arrestati i responsabili della rapina in una storica gioielleria in centro ad Avezzano, avvenuta ad aprile 2019. Si tratta di tre persone di origine campana e di un 65enne avezzanese.
Nelle prime ore della mattinata odierna, personale del Commissariato di Polizia di Stato di Avezzano, ha dato esecuzione a quattro misure cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Avezzano, Dr. Mario Cervellino, su richiesta del P.M. presso la Procura della Repubblica, D.ssa Elisabetta Labanti.
La misure riguardano L.A., 29enne, e D.T., 37enne, per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere (attualmente già in stato di detenzione presso il carcere di Poggioreale, per reati della stessa indole), R. P., 41enne, per la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari, tutti di origine campana, e A. B.,65enne avezzanese, per il quale è stata disposta la misura interdittiva del divieto di esercizio della professione di agente immobiliare per mesi 12.
I fatti risalgono ad aprile del 2019: tre individui, due uomini ed una donna, entrarono all’interno di una storica gioielleria del centro di Avezzano e, sotto la minaccia di una pistola e di un taser, costrinsero il titolare ad aprire la cassaforte prelevando tutti i gioielli custoditi, per un valore di circa 300.000 euro, dandosi alla fuga con una autovettura Fiat Stilo, guidata da un complice, veicolo risultato rubato il giorno precedente e rinvenuto abbandonato tre giorni dopo nella zona di Massa D’Albe.
La successiva articolata e complessa attività investigativa, svolta dagli investigatori della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di stato, ha permesso di individuare ed identificare gli autori della rapina nelle persone di D.T., primo uomo entrato in negozio, R.P. e L.A., nella coppia entrata successivamente, L.C., 47enne anch’egli di origine napoletana e con precedenti penali specifici per reati contro il patrimonio e contro la persona., quale probabile complice autista e “palo”. Quest’ultimo è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per concorso nella rapina, non essendo emersi a suo carico sufficienti indizi di colpevolezza per disporre nei suoi confronti misure cautelari.