Le reti europee di trasporto per l’Abruzzo del futuro

Per l’Abruzzo una grande possibilità, “essere ricompreso nella Ten-t. L’Europa sta investendo su queste reti di trasporto: restarne fuori taglierebbe la regione fuori dallo sviluppo per i prossimi 30 anni”.
Parola dell’economista Piero Carducci, ospite della Pausa Caffè del Capoluogo. Infrastrutture centrali nello sviluppo del futuro prossimo: “Temi caldi, sui quali non è il caso di fare giochi politici, occorre fare sistema, senza maggioranza e opposizione. Bisogna esercitare, come Regione, pressione sul governo centrale, affinché il Governo centrale a sua volta faccia pressione all’Europa, così che l’Abruzzo sia ricompreso nelle Ten-T“. Poiché attualmente la Regione è fuori dalle reti.
Ma cosa sono, precisamente, le Ten-T? lo abbiamo chiesto a Piero Carducci.
“Le Reti Ten-T sono, per l’appunto, reti di trasporto trans-europee, che l’UE ha delineato negli anni’80. Sono infrastrutture che riguardano la rete fluviale, i porti, la rete ferroviaria, quella aeroportuale, la rete di trasporto del gas. Per queste linee infrastrutturali – considerando che l’infrastruttura adriatica si ferma ad Ancona e che l’Abruzzo resta escluso da direttrici fondamentali – l’Abruzzo deve battersi, per riuscire a raggiungere un posto rilevante nell’export soprattutto verso est. Infrastrutture che ci permetterebbero di far rientrare anche le aree interne in un flusso di traffico importante”.
Reti di trasporto trans-europee che, inoltre, assumono valore doppio se si considera che l’ultima grande opera realizzata sul territorio regionale abruzzese è stata l’autostrada. L’intervista della direttrice Roberta Galeotti.