Mario Giordano, una voce fuori dal coro contro le farmaceutiche

20 luglio 2020 | 21:03
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Mario Giordano, una voce fuori dal coro contro le farmaceutiche

Mario Giordano ha scelto L’Aquila, la città delle farmaceutiche, per presentare il suo nuovo libro: Sciacalli, virus, salute e soldi. In attesa del vaccino del Coronavirus, dobbiamo conoscere il mondo delle Farmaceutiche.

‘L’ho scritto questa mattina sulla Verità: le case farmaceutiche fanno tante cose straordinarie (curano e salvano la gente, danno posti di lavoro), però fanno anche delle porcate. Le cose buone si conoscono, le porcate non le sa nessuno. Il problema è la comunicazione, perché è difficile parlare di questi argomenti scomodi’.

mario giordano l'aquila

Le aziende farmaceutiche non consentono che si parli di questi problemi, “ho impiegato un anno a documentarmi, mesi per controllare i contenuti con i legali, ho chiuso il libro a febbraio e poi, anche questo libro, è rimasto bloccato dal Coronavirus. Sono stato ospite dal Del Debbio, poi niente più!”

Gli argomenti spinosi frenano le presentazioni del nuovo libro dell’ex direttore del Tg4, de Il Giornale, nonché conduttore della trasmissione di denuncia ‘Fuori Dal Coro’ in onda in prima serata il martedì su Rete4.

Pur avendo scritto il libro prima dell’arrivo della pandemia “Anticipo contenuti attualissimi, schizzati alla ribalta delle cronache con la crisi del Covid-19, perché racconto di meccanismi”.

Mario Giordano, ho dedicato il libro a mia figlia

“Ho dedicato questo libro a mia figlia Camilla che sogna di diventare un medico. Ha guardato con passione tutte le puntate del dottor House’ ha raccontato il Direttore, spiegando quanto lei fosse convinta che questo fosse sufficiente per diventare medico.
‘Quando è nata Camilla aveva gli occhi spalancati… questo è un settore in cui dobbiamo tenere gli occhi spalancati come lei. Io mi auguro che le nuove generazioni, come quella di Camilla, sappiano tenere gli occhi più aperti di quanto non li abbiamo tenuti noi!”.

Era l’inizio del 2019, “quando ho intervistato l’ex sottosegretario alla sanità del Governo Conte 1, che mi ha raccontato di quando due emissari di una azienda farmaceutica gli hanno chiesto di versare 20milioni di euro x comprare un diritto di prelazione per la produzione di un vaccino contro la pandemia. Questo sogno a che ci possano essere persone che abbiano, ora, un diritto di prelazione e quindi alcune che possano avere un vaccino prima di altre”.

Racconta un accalorato Mario Giordano dai microfoni della sala ipogea del Consiglio regionale d’Abruzzo, moderato dal giornalista aquilano Alessandro Rico.

“Ci sono Società di consulenze che prendono milioni di euro, come in Calabria, dove i consulenti vengono pagati dal servizio regionale 1000 euro al giorno. Questo sistema, per come è stato costruito, tende più a tutelare i bilanci delle aziende, che non la salute delle persone”.

“Per anni abbiamo sentito parlare di tagli alla sanità, poi ci siamo ritrovati senza respiratori a dover scegliere chi salvare. Abbiamo cambiato la prospettiva, ora sappiamo di dover ricominciare ad investire sulla salute. Adesso che dobbiamo ricostruire l’importanza della salute, dopo anni di tagli, dobbiamo però conoscere i meccanismi che sono dietro questo mondo”.

“Nel mio libro racconto di un farmaco che in un giorno è aumentato del 1.500%, il sistema sanitario continua a comprarlo e a pagarlo, senza che nessuno dica nulla”.

Gli argomenti del nuovo libro ‘Sciacalli, virus, salute e soldi’ sono antesignani di un mondo che, in questi ultimi mesi, abbiamo dovuto imparare a conoscere meglio. Avevo scritto Profugopoli, denunciando il sistema di guadagno sulla pelle dei profughi, a distanza di anni si è scoperto che si guadagna di più con i profughi che con la droga. Nel 2018 ho scritto Avvoltoi, denunciando il sistema sbagliato delle autostrade, poi la cronaca del ponte di Genova ha aperto il vaso di Pandora”.

“Ad oggi non sappiamo come il nostro sistema nazionale acquisti i farmaci, l’Aifa non vuole che si sappia quanto li paghiamo. Però sappiamo che l’agenzia europea per il farmaco è finanziata all’84% dalle aziende farmaceutiche, quelle stesse che dovrebbe controllare. Io voglio fidarmi della scienza, ma questa deve fare in modo che io possa fidarmi di lei”.

È come sempre un fiume in piena il direttore Mario Giordano: “La metà dei farmaci che compriamo e utilizziamo è inutile!
Nel mio libro pubblico l’elenco di diverse medicine in commercio, che sono addirittura dannose, secondo quanto pubblicato da un sistema di medici liberi ed autonomi francesi”.

“Il farmaceutico è l’unico settore in cui il progresso non ha implicato una diminuzione dei prezzi. Sulla salute si gioca la vera partita del futuro, abbiamo farmaci che possono curare sempre di più… ma costano sempre di più! Sono da sempre convinto di una cosa: la conoscenza è l’unica cosa che smuove le coscienze e risveglia dal torpore della rassegnazione. I veri cambiamenti si fanno con la conoscenza!”.

“Non scriverei libri che mi portano soprattuto querele, se non fossi convinto che con la conoscenza si risvegliano le coscienze e si arriva al cambiamento. Dal 2016 le aziende farmaceutiche hanno scelto di pubblicare gli elenchi dei soldi che danno ai medici. Sono dei file enormi ed ingestibili, io li ho spulciati ed ho trovato che pubblicano solo i dati dei medici che danno l’assenso. In calce poi ci sono dei numeri con riferimenti vaghi a medici che non hanno dato l’assenso alla pubblicazione. E questo ci dovrebbe far aprire gli occhi”.

In molti non hanno potuto partecipare alla presentazione del libro e sono rimasti fuori a causa del distanziamento.

L’intervista del Capoluogo a Mario Giordano: