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Coronavirus L’Aquila, Grimaldi: “Studiamo le conseguenze sui pazienti guariti”

21 luglio 2020 | 09:45
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Coronavirus L’Aquila, Grimaldi: “Studiamo le conseguenze sui pazienti guariti”

Coronavirus L’Aquila, al San Salvatore uno studio per capire le conseguenze sui pazienti già guariti. Per il professore Grimaldi, “È importante scopRire subito nuove positività, mantenendo alta l’attenzione”.

Ieri è stato ufficializzato un altro casi di positività al Coronavirus, una persona residente in periferia.  I prossimi mesi quindi saranno importanti per intercettare velocemente nuovi casi.

Per questo motivo l’associazione L’Aquila per la vita ha donato un ecografo polmonare di ultima generazione al reparto di Malattie infettive del San Salvatore diretto dal professore Alessandro Grimaldi.

L’occasione è stata proficua per tracciare anche un bilancio della situazione in una fase in cui la città è alle prese con nuovi contagi da Coronavirus derivanti dai rientri dall’estero, in particolare nella comunità macedone.

L’équipe del professore Grimaldi intanto sta portando avanti una serie di studi post Coronavirus sui pazienti che sono usciti dalla malattia. Il reparto di Malattie infettive ne ha seguiti circa ottanta, con appena tre decessi, (tasso di letalità tra i più bassi in Italia).

Gli studi prevedono il richiamo dei pazienti, in un ambulatorio allestito ad hoc, per valutare cosa è accaduto dopo la guarigione, per capire gli effetti polmonari (fibrosi post Covid) e quelli legati alla spermatogenesi, ovvero la persistenza del virus nel liquido seminale maschile.

“In alcuni casi – spiega Grimaldi al Messaggero – assistiamo a riprese un po’ lente e stentate, con un impatto molto negativo sulle persone”.

“In questo momento abbiamo quattro pazienti ricoverati, di cui un paio paucisintomatici e uno in cui cominciano ad emergere i segni di polmonite. Per quanto riguarda la ragazza ricoverata in ginecologia, invece, ha tre tamponi negativi e a breve potrebbe essere dimessa“.

Grimaldi spiega inoltre che “la situazione è complessivamente sotto controllo, ma che i contagi continuano a spuntare sporadicamente qua e là e per questo non si può abbassare la guardia: il segreto sarà sempre più quello di individuare precocemente i casi”.