Cronaca

70 migranti in Abruzzo, 18 in provincia dell’Aquila

Sono oltre 1000 i migranti sbarcati sulle coste siciliane negli ultimi giorni. Di questi, 70 saranno smistati in Abruzzo, 18 in provincia dell'Aquila.

Previsto l’arrivo di 70 migranti in Abruzzo, di cui 18 nella provincia dell’Aquila.

Questi sarebbero i numeri della ripartizione per l’Abruzzo successivamente agli sbarchi degli ultimi giorni sulle coste siciliane.

Negli ultimi giorni sono arrivati circa 1328 migranti sulle coste della Sicilia. Uomini, donne e bambini che hanno affrontato viaggi ai limiti della dignità.

Come riporta Il Centro, a breve si conoscerà la destinazione. Anche alla luce dell’emergenza Covid le procedure sono stringenti per evitare eventuali focolai e contagi e le prefetture stanno lavorando molto in questi giorni per definire la situazione.

Smentita intanto dalla Prefettura dell’Aquila la notizia circolata sui media locali che i migranti destinati alla provincia dell’Aquila saranno collocati nei moduli del Progetto Case sfitti.

(La foto allegata all’articolo è di repertorio) 

leggi anche
L'aquila
Migranti positivi al Covid, centro di accoglienza presidiato dalla forze dell’ordine
L'aquila
Migranti positivi al Covid, D’Eramo (Lega): “Esposto in procura”
Politica
Migranti fuggiti, D’Eramo: “Fatti gravi, si annullano gli sforzi degli abruzzesi”
Politica
200 migranti in Abruzzo, incontro in Prefettura sulla collocazione
Politica
Migranti in Abruzzo, D’Eramo “Scelta scellerata: Lega difenderà la sicurezza dei cittadini”
Covid e sicurezza
200 migranti in Abruzzo: tamponi per i 50 assegnati alla provincia dell’Aquila
Politica
20 migranti a Civita D’Antino, la Lega protesta: “Stop invasioni”
Politica
Migranti positivi in Abruzzo, la Lega presenta risoluzione urgente
Aggiornamento covid
Migranti Abruzzo, altri 24 positivi a Civitella del Tronto, Quaresimale: “Governo irresponsabile”
La situazione
Migranti a Civita D’Antino, il sindaco chiede il presidio dell’esercito
Politica
Migranti positivi in Abruzzo, passa la risoluzione Lega: “Individuare responsabili dei focolai”