Ambiente

Ambiente, Arta: in Abruzzo migliora il consumo del suolo

L'Abruzzo si avvia a migliorare il consumo del suolo. Presentato il rapporto sui servizi ecosistemici. Dionisio (Arta): "Impostiamo delle politiche di sviluppo sostenibile".

L’Abruzzo si avvia a migliorare il consumo del suolo. Il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale presenta il rapporto sul consumo di suolo 2020

Il 22 luglio è stata presentata a Roma, presso la Residenza di Ripetta, l’edizione 2020 del rapporto SNPA sul Consumo del suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici.

“I dati del Rapporto, sul consumo del suolo – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Arta Abruzzo Maurizio Dionisio – confermano le criticità degli anni precedenti, pur nel lieve miglioramento registrato dal territorio abruzzese nel corso degli anni oggetto della disamina, se pensiamo che nel 2019 sono stati consumati circa 58 km2 di suolo naturale tramite coperture artificiali, con tutte le conseguenze che ciò comporta, ad esempio in termini di minore permeabilità e minore capacità di trattenere l’anidride carbonica”.

Anche l’Abruzzo ha degli elementi su cui porre attenzione, con un dato di consumo di suolo per il 2019 superiore a 53 ettari.

“Il Rapporto pare delineare un Paese ancorato a modelli di sviluppo superati, in cui il valore è legato essenzialmente all’insediamento di tipo nuovo, mentre gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite chiedono di non aumentare il degrado del territorio al 2030 e quelli dell’Unione Europea prevedono di azzerare il consumo netto di suolo al 2050”.

“Certamente – prosegue il Direttore Generale Dionisio – il conseguimento di questi obiettivi spetta ai decisori e agli stakeholders, sia attraverso gli strumenti normativi e pianificatori, sia tramite la promozione di nuove tecnologie e nuovi materiali.
Dobbiamo però ricordare che ciascuna azione si deve basare sul dato scientifico, il solo che può anche certificarne l’efficacia rispetto al raggiungimento degli obiettivi”.

“Per questo il Rapporto presentato oggi mostra ancora una volta il ruolo centrale che ha il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale nell’offrire in modo continuativo il supporto conoscitivo solido e affidabile su cui impostare le politiche di sviluppo sostenibile”.

Il rapporto, i cui contenuti tecnici sono stati presentati da Michele Munafò di Ispra, offre le conoscenze sullo stato del suolo, in termini di consumo e funzioni ecosistemiche, basate sui dati e sulle informazioni resi disponibili dalle attività di monitoraggio, elaborazione e analisi delle Agenzie ambientali.

L’evento è stato arricchito dalle riflessioni e dagli spunti offerti dal Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, con il Presidente di ISPRA e SNPA Stefano Laporta, il Direttore di ARPA Veneto Luca Marchesi e il Direttore di ISPRA Alessandro Bratti, dal Sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, dal Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Camera dei Deputati Filippo Gallinella e da Catia Bastioli (Mission Board for Soil Health and Food, Commissione Europea), Federica Galloni (Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, MIBACT), Luca Mercalli (Consigliere Scientifico ISPRA) e Luca Montanarella (European Soli Data Centre, JRC Commissione Europea).

Le conclusioni sono state affidate al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini.

 

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