Emergenza Poesia, Ora un altro agosto

Nuovo appuntamento con Emergenza Poesia, Alessandra Prospero propone Ora un altro agosto, di Pasquale Scarpitti.
Ci vedemmo nel mese degli incontri,
quando sconfinano i prati nel cielo
e l’acqua dei ruscelli
nuvole e sogni porta.
E ci colse la sera sotto i pini
che scendeva con l’ultimo verso delle tortore
mentre i convogli lenti fumavano sull’erba.
Ed era la nostra luna!
Ora un altro agosto,
lunghissime giornate piegate dalla polvere,
parole non dette che mi gridano dal sangue,
e sul piazzale vuoto il campo delle bocce
accecato dal sole,
e la corriera ferma sulla ghiaia
ancorata dall’ombra
e nei caselli bianchi
uno squillare d’alti campanelli
che pesa più del sonno e della neve.
“Ora, un altro Agosto” di Pasquale Scarpitti
Lo spunto poetico di oggi vuole essere un tributo al poeta abruzzese Pasquale Scarpitti. Prendiamo in prestito infatti i versi del grande autore e giornalista nato a Castel di Sangro nel 1923 per sancire l’ingresso del mese di agosto, un mese che per noi aquilani è “accecato dal sole” come il campo delle bocce descritto nella poesia, ma anche da fiamme, focolai e dense nubi di fumo.
Quale voce potrebbe essere allora più degna allora a rendere la nostra appartenenza viscerale a questa terra se non quella di Scarpitti, a volte “logorata da slanci generosi (come scriveva Giuseppe Porto” nella prefazione di “Canzone del sud” da cui è tratta questa poesia? Gianfranco Giustizieri scrive di questo libro e del poemetto che dà il titolo a libro: “Da un’umanità indistinta al singolo uomo, dal tempo di oggi a giorni lontani , dalla terra al mare, dai dolci ricordi alla follia del presente, tutto il canto connota una forte posizione morale contro ogni tipo di violenza”. E così, ci sembra quasi di ascoltare ancora la voce autorevole di questo figlio d’Abruzzo e dell’antica Aufidena gridare giustizia per le nostre montagne violentate, “nelle lunghissime giornate piegate dalla polvere”.