
L’ultimo saluto a Celso Cioni nella basilica di Santa Maria di Collemaggio: la città piange un combattente ed un uomo che amava profondamente L’Aquila
Un leone, un combattente, guidato dal suo immenso amore per L’Aquila: tutta la città partecipa al dolore per la morte dello storico direttore regionale di Confcommercio.
Celso Cioni è stato colpito da un malore mentre era in bicicletta ad Ovindoli e nonostante i soccorsi immediati – sono intervenute una ambulanza e l’elisoccorso – non c’è stato nulla da fare.
Sue tante battaglie per i commercianti aquilani, soprattutto dopo il sisma: battaglie con azioni eclatanti, che hanno portato le “Cionate” anche alla ribalta della cronaca nazionale. Tutto per difendere la città e i suoi commercianti.
Come quando nel 2014 si barricò nel bagno degli uffici della Banca d’Italia all’Aquila, annunciando lo sciopero della fame e della sete, contro le maglie troppo strette del credito. Dalla Banca d’Italia Celso chiese un colloquio telefonico con il Prefetto e minacciò di utilizzare benzina e accendino se fossero state forzate le porte. “Sono consapevole che rischio l’arresto, ma per un motivo giusto non ho timori. Questa è una giusta causa per migliaia di persone“.
Mai un passo indietro, sempre pronto a combattere ma anche a sorridere. Una “chiacchiera” travolgente: con lui non mancavano mai le battute. E ora che Celso se n’è andato all’improvviso, in tanti lo piangono: ora, per quanto ha fatto ma per quanto ancora, sicuramente, avrebbe voluto fare.