Incendi L’Aquila, le indagini: sulle tracce del piromane

Incendi L’Aquila, trovate le prove dolose. Caccia al piromane.
Intanto la pioggia abbondante caduta nelle ultime ore ha portato un respiro di sollievo. Sul fronte delle indagini, sembra da quanto accertato da un repertatore dei carabinieri-forestali che chi ha innescato l’incendio non abbia utilizzato un innesco violento, ma piuttosto o la semplice fiamma o pezzi di carta.
Come riporta Il Messaggero si tratta di particolari desunti dal colore della cenere rinvenuta nell’area finita sotto sequestro.
I carabinieri della stazione di Pizzoli hanno invece rinvenuto lungo la Statale 80, in prossimità del rogo di Arischia una bottiglietta di alcol vuota e a poca distanza l’etichetta che sono stati sequestrati per essere analizzati nei laboratori del Ris di Roma.
Sull’innesco trovato da un cittadino in via Francia ed affidato agli agenti della Squadra volante di Polizia è stato anche questo affidato alla Scientica. L’esame con un sofisticato apparecchio in dotazione ai vigili del fuoco ha escluso la presenza di tracce di liquido infiammabile.