L’Aquila, tavolo con Imprudente, Liris e De Matteis per chiudere la crisi

Crisi di maggioranza in Consiglio comunale a L’Aquila. Dirigenti regionali a confronto per ricucire lo strappo. Tavolo a tre con Imprudente, Liris e De Matteis.
La lunga crisi estiva del Consiglio comunale aquilano potrebbe avere i giorni contati. Dopo una lunga gestazione che ha lasciato il Consiglio comunale con l’enorme punto interrogativo sui rapporti tra il sindaco Pierluigi Biondi e la Lega, i partiti di centrodestra hanno deciso di affidare le “sorti” della questione ai dirigenti regionali aquilani. Il tavolo decisivo dovrebbe riunirsi quindi a breve e avrà protagonisti il vice presidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, per la Lega, l’assessore regionale Guido Quintino Liris per Fratelli d’Italia e Giorgio De Matteis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e vice coordinatore provinciale del partito.
A loro il compito di ricucire lo strappo dopo la dura presa di posizione del capogruppo della Lega, Francesco De Santis, che aveva portato al ritiro delle deleghe agli assessori leghisti da parte del sindaco Biondi. A seguire, si era registrata la presa di distanza dalle posizioni leghiste della consigliera Elisabetta De Blasis, poi approdata al gruppo misto. Da lì, silenzio assoluto, per una crisi “estiva” che stentava a trovare una soluzione.
Un piccolo “segnale” era però arrivato il 7 agosto, con “l’uscita pubblica” in conferenza stampa dell’assessore della Lega, Fabrizia Aquilio, che ha presentato la nuova guida turistica dell’Aquila. Niente di formale o politico, ma pur sempre un’uscita indicativa dei rapporti all’interno della maggioranza che evidentemente vanno distendendosi.
Manca quindi l’ultimo tassello, il tavolo con i dirigenti regionali del partito, scelti ovviamente tra gli aquilani, per mettere definitivamente la parola fine a una crisi che sembra aver sorpreso molti. L’ultima volta, dal tavolo decisivo era uscito un documento abbastanza debole che evidentemente non era bastato a ricompattare la maggioranza, considerata la crisi successiva ancora in atto. Dal prossimo tavolo, quindi, evidentemente dovrà venir fuori qualcosa di più sostanzioso.