Coronavirus, due focolai in Valle Peligna: massima attenzione

Dopo i nuovi casi riscontrati ieri, in Valle Peligna sono attivi 2 focolai con 17 persone positive Covid19 di cui 9 a Sulmona. Oltre 100 persone in isolamento
È il primo cittadino Annamaria Casini a illustrare la situazione Covid19 nel territorio della Valle Peligna. Dopo i nuovi positivi registrati nella giornata di ieri, sono 2 i focolai attivi di coronavirus.
“Ormai destano poche preoccupazioni i 14 pazienti relativi al primo cluster, che sembra essere stato circoscritto, con oltre 70 persone in sorveglianza attiva e moltissimi tamponi effettuati a cura della Asl 1“, spiega il sindaco Casini.
“Già nei prossimi giorni molti di loro potranno concludere la fase d’isolamento, superando il periodo di contagiosità asintomatica o per doppio tampone negativo, a seconda dei casi“.
“È invece tutto da verificare il secondo focolaio, con i 3 casi individuati ieri che hanno comportato ad oggi circa 50 persone in sorveglianza attiva tra Sulmona ed altri Comuni limitrofi. Occorre dunque mantenere alta la guardia da parte di ciascuno affinché questa nuova ondata di contagi resti circoscritta”.
In totale sono 17 i casi positivi al Covid19 in tutto il territorio pelino, di cui 9 nel capoluogo sulmonese.
“Intanto – continua il sindaco Casini – dopo l’Ordinanza delministro della Salute, Roberto Speranza, a partire dalle 18 e fino alle 6 del mattino successivo, è obbligatorio indossare le mascherine in tutti gli spazi pubblici ove ‘per le caratteristiche fisiche è più agevole il formarsi di assembramenti di natura spontanea e/o occasionale’. Dunque la mascherina è obbligatoria praticamente in tutti i luoghi all’aperto in cui sono possibili gli assembramenti: se si passeggia in centro, se si partecipa a eventi e manifestazioni pubbliche, se ci si ferma su un marciapiede per salutare amici oppure se si fa la fila fuori dal negozio”.
“Le nuove e più rigide regole sono da considerare un atto doveroso e di grande responsabilità, che ci consentirà di proseguire una vita sociale e di tutte le attività economiche e culturali – conclude il sindaco – con un sacrificio minimo da sopportare per stare in sicurezza nel rispetto della saluta nostra ed altrui”.