Perdonanza 2020, il Fuoco del Morrone attraversa la Valle Subequana

Da Molina Aterno a Fontecchio: il Fuoco del Morrone attraversa oggi la Valle Subequana, sulle orme del cammino che Pietro Angeleri – divenuto poi Papa Celestino V – compì nel 1294.
Dopo aver toccato Goriano Sicoli, Castel di Ieri e Castelvecchio Subequo, con la sosta notturna, prosegue il cammino del Fuoco del Morrone attraverso la Valle Subequana.
Questa mattina alle 9 la cerimonia a Molina Aterno, con l’accensione della Fiaccola e il trasporto a piedi dall’ingresso del paese fino alla Chiesa di San Nicola. In religioso silenzio, è arrivato il Fuoco santo di Celestino.
Presenti, fra le autorità, il sindaco di Molina Aterno Luigi Fasciani e, in rappresentanza del Comune dell’Aquila, la consigliera Tiziana Del Beato.
Seconda tappa della giornata la chiesetta rupestre della Madonna della Sanità di Acciano dove San Pietro Celestino compì un miracolo, liberando dall’epilessia un infermo. La celebrazione della Santa Messa è proprio dedicata, qui, agli infermi e ai disabili.
A seguire, le tappe di Acciano paese, Roccapreturo, Beffi, Succiano, Tione degli Abruzzi e Fontecchio, con l’accensione e trasporto della fiaccola a piedi dall’ingresso del paese alla piazza della fontana trecentesca.
Un cammino particolarmente sentito dai cittadini dei borghi attraversati dal Fuoco del Morrone: le disposizioni anti Covid quest’anno hanno impedito qualsiasi tipo di corteo. Ma nonostante questo in molti, a distanza di sicurezza e in mascherina, alcuni anche dalle finestre, non hanno voluto mancare all’appuntamento con il passaggio della Fiaccola.
“Quel Cammino” dice Massimo Alesii del Comitato Perdonanza “e’ entrato da quest’anno a pieno titolo nel riconoscimento UNESCO della Festa della Perdonanza Celestiniana quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. È un riconoscimento al sentimento più profondo di una tradizione antica di 726 anni di un’azione di popolazioni di Montagna che riconfermano ogni anno la loro adesione al messaggio di riconciliazione, solidarietà e pace che Papa Celestino V volle ratificare con la Bolla del Perdono, aprendo la Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila come prima Porta Santa e luogo di pacificazione personale e comunitaria”