In camper alla scoperta dell’Abruzzo interno aquilano: piazzole prese d’assalto.
Il camper racchiude un po’ il concetto del turismo in libertà, itinerante e quest’anno abbinato ai paesaggi abruzzesi, è stata una delle scelte per fare vacanza nell’estate del post Covid.
Sono tanti i turisti in camper e caravan o in moto che hanno scelto L’Aquila nel periodo di agosto anche per partecipare e conoscere da più vicino la Perdonanza, che quest’anno, per la prima volta, si fregia anche del marchio Unesco.
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Prese d’assalto le piazzole di sosta del capoluogo d’Abruzzo e dintorni tanto che, diversi camperesti, hanno dovuto rinunciare perchè mancano effettivamente posti a sufficienza per tutti.
Perchè il camper piace tanto?
Il camper è una piccola casa (anche di lusso), ma in versione mobile, dove una famiglia si può sentire al sicuro gestendo in proprio le problematiche del distanziamento e della sanificazione nell’epoca del Covid.
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Il camper permette in questo modo quell’effetto “cocoon” che, per Il sole 24 ore, è stato una delle chiavi di lettura di questa insolita estate.
Con tutta la Penisola a disposizione da esplorare, il camper quest’anno si è classificato, insieme alla vacanza in barca, il “re” delle ferie italiane. E se si considerano i nuovi modelli d’alta gamma, il mezzo non ha nulla da invidiare ai comfort di un hotel o di un b&b.
Anche Fabio Volo con il suo camper ha fatto sosta in Abruzzo per regalarsi diverse emozioni: dai panorami del Gran Sasso al tramonto, passando per i formaggi e il pane fresco della zona senza rinunciare ovviamente anche agli arrosticini.