Centro storico L’Aquila, la dura vita dei residenti: “Non si può più vivere così”

Parcheggi selvaggi, movida, urla e schiamazzi in piena notte: “Non si può più vivere così”. Residenti del centro storico sempre più esasperati
Lo sfogo di Fabrizio Pica Alfieri al microfono del Capoluogo non lascia spazio a interpretazioni. Come molti altri residenti, lamenta l’assenza di regole e la maleducazione di quanti vivono il centro soprattutto la notte e nei fine settimana.

Dal suo palazzo di Piazza dei Gesuiti, aperto alle visite nel periodo della Perdonanza proprio per condividere la bellezza dell’Aquila rinata con i suoi cittadini e i turisti, assiste per gran parte della settimana ad urla, schiamazzi, bottiglie lasciate ovunque.

“È una città dimenticata, in mano ai teppisti. Non si può dormire la notte: se non sono le due non si dorme. E’ indecente, soprattutto in un periodo delicato come questo in cui gli assembramenti andrebbero del tutto evitati”.
“Dovremmo fare lo sciopero delle tasse. Perché noi che viviamo in centro storico dobbiamo vivere in queste condizioni?”

Un malcontento che fa eco alla provocazione – sicuramente amara – della Soprano Emma Petricola che pochi giorni fa si era lasciata andare su Facebook ad uno sfogo. “Non tornate ad abitare al centro, non venite a prendervi la gastrite”
“Cari aquilani, nonostante L’Aquila sia una città meravigliosa, non tornate ad abitare al centro. Rimanete dove siete nei progetti case, nei borghi , nei paesi: dove volete. Ma non venite a prendervi la gastrite dove tutte le mattine dovete caricarvi l’immondizia per portarla ai secchi di Pettino visto che per i residenti l’immondizia si toglie solo una volta a settimana. Non tornate al centro dove prendi una multa ogni tre giorni perché ingegneri, architetti, costruttori, operai hanno permesso per parcheggiare e tu che ci abiti no. Non tornate ad abitare in questi bei palazzi dove hai così sofferto per tornare, per poi non poter riportare nemmeno la spesa pesante a casa poiché chi si prende la birra al tavolo ha più diritto di voi che cercate di passare con la macchina per riportare i mobili a casa vostra. Non tornate a vivere al centro. Veniteci solo a passeggiare come già fate. E venite poi a fare pipì sotto le case del centro come molti già fanno. Le case al centro servono solo a questo. Rimanete lontani. L’Aquila lasciatela vuota. Forse è quello che si merita”
Al di là della movida, altro tasto dolente sono ancora i parcheggi selvaggi che creano sempre più disagi ai residenti: è il caso di chi abita a Santa Maria di Farfa, prima area “libera” del centro al di fuori dalle zone a traffico limitato. È qui che si scatena la fantasia: automobili parcheggiate in seconda e terza fila, parcheggi impossibili, marciapiedi che diventano inaccessibili e residenti costretti, loro malgrado, a posteggiare lontano.