Amatrice, la scuola riapre: l’Istituto Marchionne era senza personale scolastico

Il ritorno post Covid sui banchi (con le cattedre vuote, il caos graduatorie ed il ritardo nelle nomine) slitta di una settimana ad Amatrice, dove l’istituto Onnicomprensivo Marchionne riaprirà a orario ridotto. Mai la scuola era rimasta chiusa, nemmeno dopo il sisma 2016
Il ritorno post Covid sui banchi (con le cattedre vuote, il caos graduatorie ed il ritardo nelle nomine) slitta di una settimana ad Amatrice, dove l’istituto Onnicomprensivo Marchionne riaprirà a orario ridotto.
Ieri mattina è arrivata la nuova dirigente scolastica nominata per il Complesso scolastico Sergio Marchionne, che ospita i ragazzi di Amatrice e gli studenti di tutto il territorio circostante.
Si tratta della dottoressa Carla Parolari. Sarà lei la nuova preside dell’Istituto di Amatrice.
Una riapertura assicurata, quindi, anche se con orario ridotto, almeno inizialmente. Lo annuncia il sindaco Antonio Fontanella contattato dalla redazione del Capoluogo.
“Per le prime due settimane – spiega Fontanella – la scuola materna farà un orario di 4 ore al giorno e quattro ore dovrebbero sostenere anche elementari e medie, spalmate, però, su sei giorni della settimana, dal lunedì al sabato. Dopo questi primi 15 giorni, con l’arrivo di tutto il personale, si entrerà a pieno regime e si potrà passare ad un orario regolare per tutti gli studenti“.
Potrà ricominciare quindi l’anno scolastico post Covid anche per gli studenti di Amatrice. Mai la scuola era rimasta chiusa, neanche nel post sisma dell’immediato 2016. Un aspetto sottolineato dall’ex primo cittadino Sergio Pirozzi, ora consigliere regionale del Lazio.
“Mai nella storia di Amatrice, pre e post sisma era successa una cosa del genere. È molto grave che la scuola sia chiusa. Nel giorno in cui tutte le scuole d’Italia – salvo qualche eccezione a livello regionale – sono state riaperte, la scuola di Amatrice resta chiusa, a causa di assenza di personale. Ciò la dice lunga sul grado di attenzione che c’è verso queste aree“.
Queste le dichiarazioni di Pirozzi, che ha sollevato il problema anche in un post sul suo profilo Facebook, pubblicato nella giornata di lunedì 14 settembre.
https://www.facebook.com/sergiopirozzisindaco/posts/1587648338085860
“Un’attenzione che non c’è mai stata, in realtà” – rincara la dose Sergio Pirozzi. “Amatrice ospita un Istituto Onnicomprensivo, eppure il Preside che c’era in precedenza prestava servizio in tre scuole diverse. Non si considera che si tratta di una scuola nuova, punto di riferimento per una vasta area del Cratere. Costruita, tra l’altro, grazie alle risorse messe a disposizione da un’azienda italiana come la Ferrari. Nonostante tutto questo, quest’anno abbiamo dovuto assistere anche a questo, ad un’apertura a rischio, o comunque rimandata. Mancano gli insegnanti, manca il personale Ata. Questo nel 2020, quando a settembre 2016 la scuola era ripartita – nel limite delle possibilità – con sacrifici e senso responsabilità di tutti. Ad oggi, invece, non è sbagliato dire che questi posti feriti sono dimenticati da tutti: si registrano segnali di vita solo durante gli eventi. Ci raccontiamo tante cose belle durante queste manifestazioni, ma poi finisce tutto lì. Da dopo il terremoto siamo i Dimenticati d’Italia“.