L'aquila

Crisi commercianti Via Vetoio: “Schiacciati dal post Covid, rischiamo di scomparire”

I commercianti di via Vetoio a L'Aquila "annaspano" nel mare della crisi post Covid. "Rischiamo di affondare".

“Noi commercianti di via Vetoio siamo alla ‘canna del gas’. Non bastava il post sisma, oggi il mostro è rappresentato da una crisi conseguente alla pandemia che rischia di farci scomparire”.

È un grido unanime e accorato, quello che unisce i numerosi commercianti della zona di via Vetoio all’Aquila, che ruotano tutti intorno al polo universitario di Medicina e all’ospedale San Salvatore.

Una zona che, prima della pandemia, brulicava di vita: studenti fuori sede o di passaggio, impiegati degli uffici oggi in smart working.

Oggi, una serie di situazioni messe insieme, stanno portando al rischio concreto di chiusura per diverse attività commerciali.

I commercianti però non sono rimasti con le mani in mano e tutti insieme hanno dato vita al Comitato delle Attività commerciali di Via Vetoio che ha già avuto un primo incontro a Palazzo Fibbioni con le istituzioni comunali per discutere di questa situazione.

Ci sono Alessio Mauriello e Marco Di Tomasso, Legatoria e Centro Stampa Point Mariano Ascani, Edicola San Salvatore Francis Café Francesco Murgo, Libreria Il Cercalibro Chiara Di Giovanni, Hair Station Parrucchieri Simonetta Broccia, Abbigliamento Il Bello delle Donne.

La richiesta immediata è stata quella di fare un tavolo di confronto con il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila Edoardo Alesse, la direzione regionale Abruzzo Inail.

Il Capoluogo ha ascoltato le loro voci, per capire insieme quale possa essere una soluzione anche “tampone”.

“Non sappiamo cosa fare – spiega al Capoluogo il portavoce Alessio Mauriello – gira pochissima gente ed è ancora tutto o quasi chiuso. L’università lavora ancora da remoto quindi mancano gli studenti, l’Inail è ancora in regime di smart working e lo stesso discorso vale per diversi uffici che si trovano nella zona”.

Alessio, insieme a Marco, ha una legatoria che ha sempre tratto linfa vitale dalla vicinanza con l’ateneo: fotocopie, ma anche rilegatura tesi.

“Con le lauree da remoto il nostro volume di affari è stato quasi azzerato. In questi mesi, se è andato bene, qualcuno ha fatto una copia della tesi. Come possiamo farcela? I costi invece sono sempre gli stessi e le spese pure. Rischiamo seriamente di chiudere un’attività che abbiamo portato avanti tra sacrifici e difficoltà, in un territorio come L’Aquila già fiaccato da una crisi che affonda le sue radici nel post sisma”.

“Devo dire che abbiamo trovato tanta disponibilità nelle istituzioni, dal sindaco al vice sindaco Raffaele Daniele con delega al Commercio, passando per il consigliere Giancarlo Della Pelle che ha sposato la nostra causa. Ora speriamo che si possa tornare davvero a una normalità e che il nostro no sia un grido disperato che rimanga inascoltato”, conclude.

Di seguito la nota inviata alla redazione dal Comitato commercianti di via Vetoio.

“Con estrema preoccupazione noi titolari delle attività commerciali di Via Vetoio, stiamo constatando una ripresa molto lenta del nostro lavoro. I mesi di giugno e luglio, che negli scorsi anni hanno rappresentato una porzione importante del fatturato annuo in vista del consueto stop di agosto, hanno subìto il pesante strascico dei precedenti mesi di quarantena, contribuendo ad aggravare la già difficile situazione economica che noi tutti ci troviamo costretti ad affrontare.

Le nostre offerte commerciali come ben saprete sono molto varie: vi sono tra noi ristoratori, Bar, tavole calde, centri stampa, edicola, libreria, parafarmacie e sanitarie, parrucchieri e stireria, rispecchiando quelle che sono le molteplici esigenze che normalmente caratterizzano un importante distretto come il nostro.

La principale risorsa cui le nostre attività fanno riferimento, oltre i dipendenti pubblici che prestano servizio presso l’Ospedale Regionale e gli uffici dell’INAIL siti qui in via Vetoio, sono ovviamente i moltissimi studenti, fuori sede e non, che frequentano i corsi di laurea proposti dai diversi dipartimenti del nostro Ateneo (principalmente i dipartimenti di Medicina e Chirurgia, Biotecnologie, Scienze Matematiche Chimiche e Fisiche) e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Fides et Ratio”.

E’ quindi con estrema preoccupazione che noi tutti guardiamo ai mesi a venire, trovandoci nostro malgrado nell’impossibilità di sapere quali siano le effettive strategie che gli Enti (Università degli Studi dell’Aquila, Abruzzo-Inail, Istituto “Fides et Ratio”), a cui noi inevitabilmente siamo obbligati a fare riferimento per programmare il nostro lavoro, intendono attuare per garantire uno rapido recupero della normalità.

Difatti, sebbene sia interesse dell’intera comunità garantire al minimo il rischio di nuovi contagi di Covid-19 per scongiurare una malaugurata ripresa della pandemia nel nostro territorio, è parimenti certo che se non si attuano immediatamente precise politiche e strategie mirate affinché si garantisca la presenza costante di lavoratori e studenti nel territorio, per le nostre attività commerciali non ci sarà alcun futuro, né speranza di poter continuare ad aprire le porte dei nostri negozi già a settembre.

Per questo chiediamo con decisione, di intervenire con tutti i mezzi in vostro potere affinché sia possibile stabilire un tavolo di confronto in modo da conoscere quali siano le reali intenzioni e le proposte in tal senso”.

Commercianti via Vetoio: aperto il tavolo permanente con le istituzioni

Ieri pomeriggio nella Sala Rivera di Palazzo Fibbioni l’Amministrazione Comunale ha ricevuto una delegazione dei commercianti di Via Vetoio, per condividere le loro preoccupazioni per il calo degli affari causato dalla pandemia.

Lo rende noto il consigliere comunale Giancarlo Della Pelle.

All’incontro, era presente l’assessore Comunale al Commercio, il vicesindaco, Raffaele Daniele, il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, professor Edoardo Alesse, il dottor Nicola Negri, direttore regionale dell’INAIL, e il Segretario Generale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Aquila, professor Manfredi Gelsomino.

Un primo step sarà quello di sistemare il manto stradale di via Vetoio, fortemente ammalorato da molti anni.

Inoltre, i vertici delle tre grandi istituzioni hanno comunicato le date entro cui i loro rispettivi uffici riprenderanno attività in presenza.

L’università avvierà le lezioni in presenza dal 5 ottobre per l’80%, l’Istituto superiore di scienze religiose farà altrettanto al 50%, ovvero sia in presenza che on line, dal 13 ottobre ed infine i dipendenti dell’Inail hanno già ripreso il loro servizio al 50% dal 14 settembre.

Insomma una serie di novità abbastanza positive per i titolari delle attività commerciali.

“Con il vice sindaco – spiega Della Pelle – abbiamo rappresentato l’amministrazione comunale, e dunque l’Ente pubblico che per vocazione è quello più vicino alle istanze dei cittadini e ancor più in questa circostanza di grave crisi economica. Il professor Alesse, il dottor Negri e il professor Gelsomino invece hanno rapprsentato le tre grandi istituzioni presenti nell’area in questione, e che per loro vocazione sono attrattori di moltissime persone e quindi potenziali avventori delle tante attività commerciali della zona”.

“Ci siamo lasciati ritenendo il tavolo di lavoro permanentemente aperto e dandoci appuntamento dopo un periodo di “prova” di circa 60 giorni trascorsi i quali ci ritroveremo convocando anche le associazioni di categoria. dell’Amministrazione Comunale è che la ripresa, seppur graduale, delle attività in presenza degli uffici e nelle aule universitarie, dia nuovo slancio agli esercenti commerciali non sono solo in quella porzione di città, ma anche in tutto il resto del territorio comunale”, conclude il consigliere.

leggi anche
chiusure coronavirus
Economia in emergenza
Abruzzo, il commercio e la ripresa che non c’è: il Covid fa crollare i consumi
shopping online
Abruzzo
Post covid e commercio, chiudono i negozi e aumenta lo shopping online
saracinesca chiusa
Attualita'
Coronavirus, L’agonia del commercio aquilano: quali soluzioni per la fase 2
aquilone e coronavirus
Attualita'
Coronavirus e commercio, L’Aquila annaspa
ristorante generica
Covid l'aquila
Covid L’Aquila, ristoratori distrutti: “È come un secondo lockdown”
yamamay l'aquila
Commercio
Chiude Yamamay L’Aquila, vittima della crisi economica da Covid