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Freedom alla scoperta di Amiternum e del Lago di Capo d’Acqua

Freedom, oltre il Confine. Abruzzo ancora protagonista delle terza puntata, con l'aquilano: la città antica di Amiternum e il Lago di Capo d'Acqua, Atlantide d'Abruzzo. 

Venerdì 25 settembre, in prima serata alle 21:25 su Italia 1, torna Freedom – oltre il Confine. Abruzzo ancora protagonista delle terza puntata, con l’aquilano: la città antica di Amiternum e il Lago di Capo d’Acqua, Atlantide d’Abruzzo.

Le prime due puntate della nuova stagione su Italia 1 hanno registrato uno share medio tra il 5% e il 6%, raggiungendo punte d’ascolto del 9,9% tra i 25-34 anni e un ottimo 11,8% nella fascia maschile 35-44 anni. In ogni puntata, grazie ai suoi celebri ‘permessi speciali’, Roberto Giacobbo va alla scoperta di luoghi mozzafiato, antiche civiltà e ultime frontiere della scienza.

Cercherà di varcare il confine di ciò che sappiamo, per affacciarsi su territori inesplorati della conoscenza, ascoltando esperti autorevoli, ma anche nuove ipotesi, senza mai dare nulla per scontato. Accompagnato dalla sua troupe, da un truck capace di arrivare nei luoghi più impervi e difficili e da questa stagione anche da un mini-truck, una riproduzione fedele del camion di Freedom dotato di una microcamera 4K, per aggiungere un punto di vista inedito sul set.

Freedom, alla scoperta di leggende e verità: telecamere anche in Abruzzo

In apertura della terza puntata Roberto Giacobbo tornerà in Sardegna, seguendo i miti e le leggende della storia antica. È possibile che in un’epoca lontanissima sia esistita una razza di uomini giganti, come riportano testi religiosi e tradizioni popolari in ogni parte del mondo? Proprio in Sardegna decine di persone sostengono di aver trovato le tracce di uomini colossali. Qui da anni vengono annunciati ritrovamenti di ossa giganti, femori, denti e teschi umani di proporzioni enormi. Le telecamere di Freedom percorreranno l’isola da nord a sud, alla ricerca di testimoni per capire se esista un fondamento di verità a queste leggende tramandate da secoli.

E dalla Sardegna agli spazi infiniti delle praterie d’oltreoceano: la troupe di Freedom sbarcherà negli Stati Uniti, per percorrere la madre di tutte le strade, simbolo del sogno di libertà americano, la mitica Route 66. La sua leggenda ha ispirato registi, scrittori e viaggiatori, mentre oggi percorrerla è come fare un pellegrinaggio moderno, per rivivere un tempo che non c’è più. In Arizona Roberto Giacobbo incontrerà un uomo, soprannominato l’angelo della Route 66, che ha saputo custodire e tutelare la memoria di questa strada storica.

E dagli Stati Uniti d’America alla scoperta della storia dei territori aquilani in Abruzzo. Roberto Giacobbo visiterà l’antica città romana di Amiternum e si immergerà nelle acque gelide del lago considerato l’Atlantide italiana, il Lago di Capo d’Acqua, tra i più limpidi d’Europa, un paradiso che custodisce una vera e propria città sommersa.

In Francia sulle tracce di Maria Maddalena, uno dei personaggi più affascinanti e dibattuti della cristianità. È sicuramente la donna più famosa dei Vangeli dopo la Madre di Gesù. Perché il suo culto non è così diffuso? Perché la sua figura non viene comunemente considerata allo stesso livello degli altri Apostoli? Le telecamere di Freedom andranno nel Sud della Francia per indagare su questo personaggio, nelle terre dove ancora è forte la tradizione legata alla sua figura. Si racconta che Maria Maddalena, fuggita dalla Palestina con un’imbarcazione, sarebbe approdata in Provenza, avrebbe diffuso la parola di Cristo nella regione e si sarebbe raccolta in preghiera in una grotta rimanendovi per almeno trent’anni. Roberto Giacobbo arriverà davanti a quella che viene considerata la sua tomba, con il suo teschio visibile attraverso la teca.

E infine dalla storia antica alla scoperta di una pagina di storia recente rimasta segreta per anni. A 50 chilometri da Roma, all’interno di Monte Soratte si cela un immenso bunker voluto da Mussolini e utilizzato dal comando nazista come rifugio durante l’avanzata delle truppe alleate. Secondo alcune testimonianze, qui i tedeschi avrebbero nascosto 70 tonnellate d’oro. In seguito, la rete di gallerie fu riconvertita a bunker anti-atomico a servizio del governo italiano negli anni della Guerra Fredda. Che fine ha fatto l’oro del Soratte? E come avrebbe reagito l’Italia in caso di attacco nucleare? Per rispondere a queste domande, Roberto Giacobbo ripercorrerà quelle vicende dimenticate, tra le gallerie sotterranee di una delle più grandi e segrete opere di ingegneria militare d’Europa.

Questo e molto altro a Freedom – Oltre il confine, venerdì 25 settembre, ore 21.15, Italia 1.

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