La proposta di legge

Abruzzo, assegno di natalità per i bimbi delle aree interne

La proposta di legge contro lo spopolamento delle aree interne: assegni di natalità e contributi economici per i nuovi residenti. Tutti i dettagli.

L’AQUILA – Proposta di legge per contrastare lo spopolamento delle zone interne: assegni di natalità e incentivi ai  ai nuovi residenti.

Presentata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, la proposta di legge per arginare lo spopolamento delle aree interne. Due i punti fondamentali della proposta.

Il primo punto caratterizzante della proposta di legge è l’assegno di natalità: “a decorrere dal 1° gennaio 2021 è istituito l’assegno di natalità, quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna. L’assegno di natalità viene corrisposto per 12 mensilità fino a un massimo di 2.500,00 euro annui, in favore dei nuclei familiari al momento della nascita di un figlio e fino al compimento del terzo anno di vita, o dell’ingresso in famiglia di un minore in adozione o in affido fino tre anni di età”. Tra i requisiti per ottenere l’assegno, la residenza in un piccolo comune montano della Regione Abruzzo (o l’impegno a trasferire la propria residenza in uno di detti comuni e a mantenerla per almeno tre anni), un valore ISEE del nucleo familiare non superiore a 25.000 euro annui”, con priorità a famiglie con disabili.

Per quanto riguarda invece gli incentivi ai nuovi residenti, “per un triennio è riconosciuto un contributo economico, pari a 2.500,00 euro annui, in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano e a mantenerla per almeno tre anni, pena la decadenza dal contributoe la restituzione delle somme percepite”. Ai fini del conseguimento del contributo, è necessario, altresì, che il nucleo familiare richiedente dichiari e dimostri che l’immobile ubicato nel comune di nuova residenza, sia esso di proprietà o derivante da un contratto di locazione, di comodato o altro titolo equivalente, sia destinato a dimora abituale per tutto il periodo di godimento del beneficio. L’importo del contributo è raddoppiato qualora i nuclei familiari richiedenti avviano nel piccolo comune montano di nuova residenza un’attività imprenditoriale, anche attraverso il recupero di beni immobili del patrimonio storico-artistico.

I due incentivi sono cumulabili.

Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Istat presentati in conferenza stampa, negli ultimi cinque anni si è registrato un drastico calo della popolazione residente passando da 1.331.574 abitanti (dato registrato il 1/1/2015) a 1.305.770 (1/1/2020). Complessivamente, nell’arco dell’ultimo quinquennio, la variazione in termini percentuali evidenzia per l’Abruzzo una diminuzione pari all’1,94%, maggiore del valore nazionale (-0,91%). Tra le province, L’Aquila è quella ad aver subito il maggiore decremento percentuale (-8.393 residenti), seguita da Chieti (-9.574), Pescara (-4.081) e Teramo (-3.756). Nei comuni montani al di sopra dei 600 metri di altitudine con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti (116 comuni abruzzesi su 305) il calo demografico è ancora più accentuato (-6,59% pari a -6.488 abitanti). Per quanto riguarda le nascite, i nati vivi nei piccoli comuni di montagna registrano una costante diminuzione: 502 nel 2019, rispetto ai 610 del 2015 e ai 648 del 2013.

“Da un lato gli incentivi per le grandi opere, dall’altro la Giunta targata Marsilio sta ponendo un attento focus sui piccoli centri abruzzesi e sulle famiglie. La proposta di legge “Misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni di montagna”, di cui sono primo firmatario, presentata questa mattina a L’Aquila, – commenta a proposito il capogruppo FdI Guerino Testa – rappresenta un’altra azione concreta che questo governo regionale compie. L’obiettivo è duplice: bloccare la desertificazione e favorire la natalità. […] Il lockdown ci ha dimostrato che se i piccoli centri vengono ben supportati riescono ad accogliere e a far star bene i propri cittadini. Vogliamo che queste persone restino a vivere nei loro luoghi di residenza e promuovere l’arrivo di nuova popolazione nei comuni montani che esprimono l’anima del nostro Abruzzo. Ribadisco quanto la Regione stia investendo, nei fatti, sul sostegno alle famiglie, prima con la misura del bonus – per un importo complessivo di 12 milioni di euro – ed ora concentrandosi su quelle residenti nelle succitate località di montagna. Sono certo che anche i colleghi dell’opposizione vorranno arricchire questo importantissimo progetto di legge”.

“La legge presentata oggi – sottolinea l’assessore Guido Liris – è un primo, ma importante e decisivo, strumento per sostenere le aree interne, combattendo fattivamente lo spopolamento e rivitalizzando quello che l’enorme patrimonio culturale, tradizionale e turistico dell’Abruzzo. Ringrazio il governatore Marco Marsilio e le altre componenti della maggioranza – ha spiegato Liris – per aver compreso appieno l’importanza di questa misura e soprattutto la necessità di una strategia complessiva a sostegno di questa parte così importante dell’Abruzzo. Oggi, con gli incentivi alla natalità, alla residenza nei borghi e all’apertura di attività imprenditoriali la Regione dà un segnale di grande attenzione alle famiglie, ma anche ai piccoli Comuni che costituiscono un tesoro di inestimabile valore per tutto il territorio. Un tesoro da difendere con le unghie e con i denti, in modo progettuale. Le aree montane e marginali sono al centro della programmazione fin dal mio insediamento. Abbiamo già istituito un Osservatorio ad hoc che fungerà da stimolo per produrre ulteriori misure e potenziare quelle esistenti. Così come abbiamo già previsto, e sono nella fase attuativa, programmi in investimento, operativi e accordi quadro affinché arrivino incentivi e finanziamenti a sostegno di progetti strategici. Nello specifico nella seduta di giunta di ieri sono stati deliberati i seguenti atti: approvazione della  Strategia dell’Area Interna Valle del Giovenco – Valle Roveto, approvazione della Strategia dell’ Area Interna Gran Sasso- Subequana e lo schema dell’Accordo di Programma Quadro Regione Abruzzo – Area Val Fino-Vestina”.

“La Provincia dell’Aquila – dichiara il consigliere delegato alla viabilità e all’edilizia scolastica, Gianluca Alfonsi – si è da sempre interessata ad arginare lo spopolamento delle aree interne, attraverso un qualificata modernizzazione del proprio sistema viario, infrastrutturale  e del patrimonio edilizio scolastico. Auspichiamo che tutti i consiglieri accolgano favorevolmente questa proposta e che  venga adeguatamente finanziata dal governo centrale la legge sui piccoli comuni, ad oggi rimasta solo come provvedimento di ‘pie intenzioni’. Vivo quotidianamente la condizione di abitante di arre interne, impoverite ed emarginate, ed è per questo motivo che plaudo all’iniziativa del governatore per restituire nuova vitalità ai piccoli comuni montani”.

“Abbiamo, nella Provincia dell’Aquila – dichiara il Presidente della Provincia, Angelo Caruso -, un grande patrimonio umano e culturale che deve essere scoperto e valorizzato e, con l’avvento delle grandi autostrade informatiche, tutte le potenzialità per scegliere di vivere un’esistenza a misura d’uomo, riscoprendo il contatto con le persone  e la natura, lontani dalle caotiche città metropolitane. Per questi motivi sosteniamo questa proposta di legge e ci auguriamo che possa essere varata al più presto”.

leggi anche
La proposta di legge
Valle Subequana, spopolamento oltre il 10%: “Bene il Bonus bimbi”
Sanita' e problemi
Valle Subequana, in piena pandemia senza medico di base: la colpa di essere aree interne
Dal comune
L’Aquila sostiene la natalità: voucher per beni di prima necessità e servizi per l’infanzia