Castel del Monte, il caso delle scalinate continua: i residenti non si arrendono

3 ottobre 2020 | 09:18
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Castel del Monte, il caso delle scalinate continua: i residenti non si arrendono

Fanno ancora discutere le scalinate al posto dell’Arco di San Rocco a Castel del Monte. La Procura archivia l’esposto dei cittadini, che fanno opposizione. Ad aprile si pronuncerà il Gip

La storia è semplice. Nel Comune montano di Castel del Monte, in provincia dell’Aquila, si è deciso di recuperare una strada ‘storica’ con la costruzione di scalinate sottostanti l’Arco di San Rocco. Un progetto considerato “lesivo dei nostri diritti” da parte degli abitanti del quartiere Le Targhette, a Castel del Monte, che hanno subito visto associazioni come S.I.Di.Ma. Abruzzo (Società Italiana Disability Manager) sposare la loro causa.

L’esposto presentato dagli abitanti, però, non ha avuto fortuna. La Procura ha deciso per l’archiviazione e i residenti hanno fatto opposizione al provvedimento. Bisognerà attendere il prossimo 23 aprile per il pronunciamento del Gip in merito. Come indagati nell’ambito del procedimento figurano due tecnici comunali e il sindaco uscente, Luciano Mucciante.

Scalinate Castel del Monte, l’eco della protesta

La vicenda, diventata ben presto un caso mediatico, suscitò più di qualche reazione.

“È davvero sconcertante il caso di Castel del Monte, piccolo centro in Provincia dell’Aquila, laddove invece di eliminare le barriere architettoniche (come in tutto il mondo si cerca di fare), si pensa di realizzarne di nuove“.

La denuncia arrivava un anno fa da Adriano Perrotti, rappresentante S.I.Di.Ma. Abruzzo, e Massimo Prosperococco, presidente del Coordinamento Associazioni Disabili, a spiegare come sia stata demolita una strada, l’unica via di accesso ad un piccolo quartiere di nove abitazioni, per sostituirla con due scalinate.

La questione, almeno al momento, è rimandata.

Il Capoluogo aveva anticipato il progetto delle scalette, deliberato del Comune ad aprile 2019, in un articolo d’approfondimento.