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L’Aquila, sporcizia e degrado in centro storico: residenti esasperati

L'Aquila, ancora tante le segnalazioni di degrado e sporcizia in centro storico. Un vicolo invaso dalle deiezioni dei piccioni.

L’Aquila, il centro storico ancora alle prese con i problemi riguardanti la sporcizia e il degrado.

L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, arriva da un gruppo di residenti rientrati nelle case del centro storico, dopo i lavori di ricostruzione post sisma.

Ai ben noti problemi legati ai parcheggi, alla movida “molesta” causa di schiamazzi notturni e deturpamenti vari a fontane e palazzi, si aggiungono l’incuria e il degrado: deiezioni di cani ma anche umane, cartacce, bottiglie rotte, residui di bagordi notturni sono lo spettacolo che si presenta agli occhi dei residenti ogni giorno.

“Su via Accursio c’è un palazzo abbandonato – spiegano i residenti al Capoluogo – che è diventato un ricovero per i piccioni. In un vicolo in particolare on si riesce a passare sia per il cattivo odore che per la presenza di feci e sporcizia che non sono pulite da mesi”.

“C’è uno stato di abbandono quasi totale, l’unica cosa che funziona è il casino notturno dove noi siamo obbligati nel cuore della notte a rinunciare al nostro riposo. Nei vicoli intorno a piazza Palazzo sembra di stare delle volte in una discarica. Cosa dobbiamo fare? molti vogliono andare via perchè non ce la fanno più”, spiega al Capoluogo Fabrizio Pica Alfieri proprietario dell’omonimo palazzo nobiliare che si trova a piazza dei Gesuiti.

Fabrizio Pica Alfieri da tempo si è fatto portavoce di questi problemi che legano a un unico filo conduttore i residenti del centro storico.

Dal suo palazzo di Piazza dei Gesuiti, aperto alle visite nel periodo della Perdonanza proprio per condividere la bellezza dell’Aquila rinata con i suoi cittadini e i turisti, assiste per gran parte della settimana ad urla, schiamazzi, bottiglie lasciate ovunque.

Lo sfogo di Fabrizio Pica Alfieri al microfono del Capoluogo non lascia spazio a interpretazioni. Come molti altri residenti, lamenta l’assenza di regole e la maleducazione di quanti vivono il centro soprattutto la notte e nei fine settimana.

“È una città dimenticata, in mano ai teppisti e al degrado. Non si può dormire la notte: se non sono le due non si chiude occhio. È indecente, soprattutto in un periodo delicato come questo in cui gli assembramenti andrebbero del tutto evitati. Dovremmo fare lo sciopero delle tasse. Perché noi che viviamo in centro storico dobbiamo vivere in queste condizioni?”

“Nella zona di Chiassetto del campanaro non si può nemmeno camminare, è pieno di sporcizia e materiale inerte lasciato abbandonato. Ci sono piazze sporche che non vengono mai pulite, le strade mantenute in uno stato indecoroso. Noi qui ci viviamo, ci sono anziani e bambini che meritano decoro. Non è possibile che il cuore di un centro storico riportato tra l’altro a fatica al suo antico splendore dopo la furia del sisma sia tenuto in questo modo”.

Chiassetto del campanaro, dimenticato tra incuria e degrado

“È normale poi che i giovani a questo punto trattino un bene comune come se fosse una discarica: se nessuno vigila pensano di essere anche nel giusto o che non sia un problema. Se fosse davvero un salotto questa città, come tanti dicono, non dovremmo stare praticamente immersi nella sporcizia”, conclude.

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Le foto allegate all’articolo sono state scattate dai residenti su via Accursio.

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