Infrastrutture

In treno da Roma a Pescara in meno di 2 ore: adesso al lavoro per la L’Aquila Roma

I risultati del tavolo di lavoro sulla tratta Roma-Pescara. In treno in meno di due ore passando per Avezzano, aspettando un progetto che coinvolga L'Aquila.

Potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, i risultati del tavolo di lavoro. Dall’Abruzzo al Lazio il treno passa per Avezzano. Intanto si pensa a “coinvolgere” anche L’Aquila.

Cinquanta minuti di treno da Avezzano a Roma e quaranta minuti da Sulmona a Pescara, è quanto prevede il progetto di potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara che così dovrebbe essere percorsa in meno di due ore. Almeno questo è l’obiettivo emerso dal tavolo di lavoro, i cui risulati sono stati presentati dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, insieme al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha dichiarato: “Confermo che per la nuova linea Roma-Pescara, in questo tempo di legge di bilancio e fondi europei, siamo nelle condizioni di finanziare l’opera. Nei prossimi 2 mesi e mezzo daremo copertura a quest’opera. Credo, e immagino che presidenti Zingaretti e Marsilio siano d’accordo – ha aggiunto – che aggiungeremo agli oltre 6 miliardi destinati alla Roma-Pescara anche 250 milioni per rendere linea disponibile alle merci”.

“Finalmente – ha spiegato Marsilio – siamo al punto di svolta definitivo per poter realizzare quello che è stato un sogno per troppo tempo. Abbiamo dato come obbiettivo quello di arrivare da Pescara a Roma in meno di due ore, mentre i precedenti progetti risalenti al 2008 davano come obiettivo due ore e mezza. Abbiamo modificato radicalmente il vecchio progetto per poter ottenere tempi compatibili con la modernità e le nuove esigenze. Il progetto prevede un tempo di percorrenza di cinquanta minuti da Avezzano a Roma e quaranta minuti da Sulmona a Pescara, con treni che partono ogni mezz’ora. Questi sono i principali obiettivi di percorrenza e di carico. Con l’impegno del Ministero, questo discorso viene esteso anche al trasporto merci, per rendere questa linea concorrenziale anche per lo sviluppo economico e industriale del territorio”.

Soddisfazione anche dal PD abruzzese, con Daniele Marinelli e Andrea Catena che hanno sottolineato: “L’Alta Velocità ferroviaria Roma–Pescara si avvia a diventare realtà: è una notizia splendida per la nostra regione, si tratta di un’opera che ne potrà cambiare il volto dal punto di visto economico, della qualità della vita, dell’attrattività turistica, solo per citare alcuni aspetti”.

“Dopo anni – rivendica il capogruppo Pd Silvio Paolucci – è solo grazie al lavoro e alla determinazione del centrosinistra che la linea torna prioritaria. I tempi di percorrenza Pescara Roma potranno ora diventare sostenibili, tornando a collocare il vettore ferroviario fra quelli praticabili sia per gli abruzzesi diretti a Roma, che per i turisti, gli studenti, i pendolari tutti, che lo avevano abbandonato negli anni. L’impegno preso dal Governo è più che rispettato, nel 2017 la Regione guidata dal centrosinistra con l’allora ministro delle infrastrutture Del Rio di concerto con i vertici del Ministero e della holding ferroviaria, ha provveduto a far diventare l’intervento un obiettivo del contratto di programma RFI/MIT per 1.556 milioni di euro e oggi abbiamo una progettazione appaltabile con i 15 milioni di euro dedicati per la elaborazione tecnica e in giacenza. Tutto questo troverà impulso grazie al Decreto semplificazioni, che ci consentirà un iter dai tempi più sostenibili e snelli, vista l’importanza della realizzazione”.

Potenziamento ferrovie: “Replicare l’esperienza del tavolo di lavoro per L’Aquila-Roma”.

Nel corso della conferenza stampa, Marsilio ha anche anticipato la volontà di “replicare l’esperienza del tavolo di lavoro della Roma-Pescara anche per un’altra direttrice che oggi non esiste, ma sulla quale c’è una grande richiesta, ossia studiare e progettare soluzioni anche per i collegamenti ferroviari diretti tra L’Aquila e Roma“.

Una direttrice che oggi non esiste, ma di cui si parla da diversi anni. Nel 2017 la riunione in Regione per valutare l’ipotesi progettuale che “punta da un lato a modernizzare tracciati già esistenti (Pescara – L’Aquila e L’Aquila – Scoppito) e in parte a realizzare ex novo una tratta che colleghi Scoppito e Fara Sabina (Passo Corese, dove è in corso di realizzazione un nuovo polo logistico, il più grande scalo merci del Centro Italia); a completare l’opera, infine, contribuirebbe il collegamento tra Fara Sabina (Passo Corese) e Civitavecchia. Tale soluzione consentirebbe di evitare il passaggio delle merci per Roma, oltre che connettere in maniera efficiente su ferro alla capitale capoluoghi attualmente penalizzati sotto il profilo dei collegamenti come Rieti e L’Aquila”.

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