Avezzano, corsa alla poltrona per la giunta Di Pangrazio: Babbo in pole position

Avezzano, corsa alla poltrona verso la giunta Di Pangrazio. Mario Babbo il nome caldo per la presidenza del Consiglio Comunale.
Babbo, da avversario al primo turno ad alleato al secondo, quello del ballottaggio. Ora presidente del Consiglio? L’ultima parola toccherà ai consiglieri, saranno loro a votare. I ben informati, però, vedono proprio alla base dell’accordo pre ballottaggio, un ricco premio in palio: lo scranno più desiderato del Consiglio comunale. Un assessorato, inoltre, dovrebbe essere garantito anche ad Antonio Del Boccio.
Verso la Giunta Di Pangrazio, quale ruolo per Mario Babbo
L’avvocato Mario Babbo ha garantito il sostegno a Gianni Di Pangrazio, “in zona Cesarini”, per utilizzare un termine caro al gergo calcistico. Un appoggio – senza formali apparentamenti tecnici – in parte decisivo per la vittoria di Di Pangrazio su Tiziano Genovesi.
Molti, però, hanno letto con qualche sospetto la tempistica dell’accordo: come se, dal lato di Babbo (anche del centrosinistra?), si aspettasse di vedere se il centrodestra riuscisse in extremis a rimettere a posto i pezzi. All’ultima fumata nera, poi – segnata dall’ennesimo scontro D’Eramo vs De Angelis – l’annuncio del sostegno a Gianni Di Pangrazio.
Interpretazioni a parte, sono stati i fatti e i voti a contare. Ed ora conteranno quegli accordi presi poco prima del 4 e 5 ottobre, che hanno portato l’elettorato a incoronare Di Pangrazio sindaco bis, dopo la parentesi a guida De Angelis e più di un anno di commissariamento.
Mario Babbo si ritroverebbe alla presidenza dell’assise, in un ruolo che garantirebbe un’attività di controllo strategico e non solo certificatore, frutto anche di 8 anni di esperienza come consigliere comunale. L’obiettivo è creare una Giunta di alto profilo per far ripartire la città di Avezzano.
Del Boccio nome caldo, poi?
Il toto-nome per la formazione della Giunta, ad oggi, è una corsa alla poltrona. Una gara in cui sembra impossibile mantenere il distanziamento, anche in virtù dell’elevato numero di candidati consiglieri che hanno appoggiato la candidatura di Di Pangrazio.
Ben prima di Babbo, tuttavia, era stato Antonio Del Boccio ad annunciare il suo appoggio a Gianni Di Pangrazio, nonostante, al momento della presentazione della sua squadra, avesse dichiarato “il nostro è un movimento civico, di ideologia vicina a quella di un centrodestra moderato“. E proprio a Del Boccio dovrebbe spettare un assessorato importante. C’è chi lo vede già assegnatario delle deleghe alla Sicurezza.
Al di là dei primi nomi e delle prime supposizioni, il sindaco neoeletto ha più volte sottolineato l’esigenza di ripartire dal programma di mandato. Si vuole dare priorità alla crisi da Covid19. “Ho trovato una città abbandonata” aveva dichiarato Di Pangrazio alla redazione del Capoluogo. Poi, ci si impegnerà a far luce su una gestione commissariale durante la quale molti progetti sono rimasti in sospeso.
Videosorveglianza e sistemi di nuova generazione estesi anche alle frazioni, potenziamento della Polizia Locale, intercettazione dei fondi del Ricoveri Fund, creazione di un Comitato Marsica. Sono queste alcune delle priorità di un programma che, almeno negli intenti, si vuole portare a compimento. Queste, del resto, sono state le promesse di Di Pangrazio in campagna elettorale. Sullo sfondo il completamento dei lavori avviati sulle opere pubbliche cittadine e di quei progetti bloccati da anni. Dal nuovo Municipio, all’impianto irriguo per il Fucino, dall’ex Arssa al completamento di Piazza del Mercato.