Ex Accord Phoenix, licenziamenti e pressioni: scatta lo sciopero all’Aura

Stato di agitazione all’ex Accord Phoenix, oggi Aura spa: lavoratore licenziato e “pressioni” denunciate dai sindacati.
“Oggi è stato proclamato il secondo sciopero, il primo a settembre, dalle RSU e dalle Segreterie Provinciali all’interno dello stabilimento della Accord Phoenix, oggi AURA Spa, dopo il cambio di denominazione sociale del 17 settembre scorso e comunicato il 6 ottobre, per disapprovarela linea aziendale dura nella gestione dei rapporti con il personale e per il licenziamento di un lavoratore, padre di famiglia e monoreddito“. Lo scrivono Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, sottolineando: “La nuova gestione, incaricata dal Fondo proprietario della società, che si è insediata da maggio, sta adottando una linea aziendale di “pressione” sui dipendenti che sta generando tensioni e lettere di richiamo continue e a volte anche atteggiamenti minacciosi di licenziamento”.
“Siamo tutti convinti – scrivono i sindacati – nelle grandi potenzialità di questa realtà produttiva e soprattutto che la professionalità delle sue Lavoratrici e dei suoi Lavoratori non debba essere mai messa in discussione. Ci sembra invece che ci sia la convinzione da parte dell’azienda che le persone siano degli “scansafatiche” e che si sia entrati in un clima di “controllo” che va oltre le normative ed il CCLN. Gli obbiettivi comunicati dall’azienda alle maestranze, vengono giornalmente portati a termine da quest’ultime, sempre con impegno e grande fatica, dimostrando sempre un attaccamento al posto di lavoro, anche se le condizioni ed il materiale da lavorare non sono sempre di qualità”.
“Capiamo le difficoltà che sta incontrando il nuovo management nel raggiungere gli obiettivi prefissati dal Fondo, ma non si può imputare la responsabilità solo alla forza lavoro, ma l’efficientamento del processo produttivo passa attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro, la tipologia di materiale da lavorare e la capacità di gestire i flussi di produzione, tutto strettamente collegato a un chiaro piano industriale e a una manutenzione programmata e puntuale dei macchinari”.
“Le OO.SS. e le RSU di stabilimento – concludono i sindacati – insieme a tutti i lavoratori unitariamente mantengono lo stato di agitazione e come sempre dimostrano la loro disponibilità ad incontri costruttivi e risolutivi per ripristinare un clima di normale serenità e fiducia all’interno dell’azienda”.