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Stop a calcetto e feste private, le misure del nuovo Dpcm

13 ottobre 2020 | 09:31
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Stop a calcetto e feste private, le misure del nuovo Dpcm

Arriva il nuovo Dpcm: stretta su sport amatoriale e feste private. Le misure per contrastare la diffusione del Covid.

L’obiettivo principale del nuovo Dpcm in arrivo è, come affermato dal ministro della Salute Roberto Speranza, di evitare un nuovo lockdown nazionale, e gli ultimi numeri registrati in Italia (più di 5.000 casi in un giorno) spaventano.

Dopo l’obbligo di mascherina all’aperto e la proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio 2021 previsti dal mini decreto legge del 7 ottobre, il Governo ha voluto emanare nuovi provvedimenti per contrastare la diffusione del Covid-19 in Italia e regolamentare la procedura da seguire per lo screening dei contagi.

Sospendere gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale (ma palestre aperte), e consentirli a livello dilettantistico per le società con protocolli anti-Covid. E’ una delle misure del nuovo Dpcm, firmato da Conte nella notte e valido per 30 giorni, con le regole anti-contagio. Stop anche a gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. Divieto di sosta davanti ai locali dopo le 21.

Divieto di feste private al chiuso o all’aperto

Il divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di sei familiari o amici con cui non si conviva. E’ la novità principale del nuovo Dpcm.

Stretta sulla movida

Ristoranti e bar dovranno chiudere alle 24 ma dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli, al chiuso o all’aperto. Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi.

Divieto di gite scolastiche

Torna poi il divieto di gite scolastiche e anche lo stop al calcetto e agli altri sport di contatto svolti a livello amatoriale.

Obbligo di mascherine in luoghi chiusi e all’aperto

L’articolo 1 del Dpcm stabilisce che “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande”.

Dall’obbligo è escluso chi fa attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

Viene inoltre “fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”.