Ultimo Dpcm per l’emergenza Covid 19, Gianni Padovani: “Lo sport non è più per tutti”.
“Sullo sport, gli indirizzi generali del Governo sembrano, purtroppo, sempre più chiari: priorità ai professionisti che muovono l’economia e vari interessi, punire tanti proprietari e gestori di palestre e piscine per educarne pochi, lo sport non è essenziale (almeno non quello giovanile, promozionale, per dilettanti e amatori)”. Così Gianni Padovani, responsabile nazionale del settore Sport del PSI, che aggiunge: “Inizio a credere che dall’impostazione del Governo emerge la poca conoscenza sull’argomento. Penso che serva realmente una battaglia culturale a tutti i livelli perché si capisca quale sia il vero ruolo dello Sport e come debba essere interpretato nell’ambito delle Politiche pubbliche. Non è un servizio accessorio, un bene di lusso o un’attività non essenziale. Lo Sport è un diritto, è salute, è un servizio essenziale da garantire e favorire”.
“Affermare che ‘non è essenziale’, disconoscendo le indicazioni dell’OMS, ignorando il libro bianco UE e dimenticando il buon senso – prosegue Padovani – è, a dir poco, avvilente. Dare la priorità agli sport professionistici (salvaguardando giustamente quei lavoratori) e lasciare a casa centinaia di migliaia di giovani (penalizzando altri lavoratori, mediamente meno protetti) è una vera ingiustizia. La maggior parte dei gestori (o proprietari) di palestre e piscine, dopo mesi di chiusura e con un rientro lento e caratterizzato dal terrore degli utenti, hanno compiuto enormi sforzi economici per adeguarsi alle prescrizioni e ora, nonostante questo, verrebbero chiusi a causa d’altri. Prevedere la chiusura delle palestre e delle piscine nel caso in cui qualche operatore non si dovesse adeguare ai protocolli diventa ipocrisia se annunciata dal Presidente del Consiglio. Lo sport non è più per tutti!“.
