Covid 19 L’Aquila, a casa in attesa del tampone da 12 giorni

Il tampone della speranza: da 12 giorni chiusi in casa in attesa di una telefonata dalla Asl
Si tratta in questo caso di una donna che lavora in un’attività commerciale aquilana chiusa dopo la notizia della sua positività al Covid 19.
La donna, chiusa in casa, sta aspettando da 12 giorni una telefonata o un appuntamento dalla Asl per fare il secondo tampone ed eventualmente poter uscire dopo la negatività.
Insieme a lei aspettando che qualcuno faccia sapere qualcosa, anche il titolare dell’attività e la compagna, entrambi a casa in forma precauzionale e in attesa di un secondo tampone.
“Siamo stati abbandonati – scrive alla redazione il titolare dell’attività dove è assunta la dipendete – dobbiamo tornare a lavorare perchè ne abbiamo bisogno. Non risponde nessuno a telefono e qualche giorno fa ci avevano dato appuntamento per il 20 ottobre, ma non è venuto nessuno”.
“Un tampone adesso è indispensabile, non solo per poter tornare alla normalità ma anche per mettere fine a quella che sta diventando una situazione davvero angosciante”.
Non sono i soli ma si aggiungono a una lunga fila di persone che non riesce da giorni a sapere cosa fare. Come segnalato già dal Capoluogo, ci sono anche 40 bambini della scuola primaria di Paganica che stanno aspettando insieme alle maestre una telefonata e l’appuntamento per il tampone che, se nativo, gli consentirà di tornare finalmente in classe.
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