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Palazzo della Provincia, vicina la demolizione

22 ottobre 2020 | 09:36
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Palazzo della Provincia, vicina la demolizione

Ricostruzione post sisma: sempre più vicina la demolizione del Palazzo della Provincia.

Il Palazzo della Provincia, gravemente lesionato dal sisma del 6 aprile 2009, si trova su via Sant’Agostino a L’Aquila.

L’ultimo tassello è stato aggiunto adesso con l’affido dell’incarico di coordinatore della sicurezza alla società Rtp Nier Ingegneria e in particolare agli ingegneri Maurizio Ardingo, Vincenzo Zaffrano, Maurizio De Santis, Cesidio Cardilli.

Con la demolizione e la ricostruzione del Palazzo della Provincia si compone quindi il nuovo look di questa zona. Una ricostruzione a rilento, dal momento che l’appalto, per oltre 10 milioni di euro, fu affidato nel 2013.

Da lì i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato che hanno frenato l’avvio dell’opera.

Come riporta Il Centro, Una prima questione è nata nel 2017, al momento della messa a punto della progettazione esecutiva, quando i tecnici incaricati fecero notare che “esistono parti di aree di sedime di intervento attualmente occupate da strutture provvisorie di cantiere relative ad altro appalto (baracche, deposito attrezzature, ponteggi, container) nonché aree nelle quali insiste una paratia in micropali a servizio del fabbricato confinante oggetto di ristrutturazione per le quali è necessario che la stazione appaltante fornisca indicazioni esecutive ovvero provveda ai necessari adeguamenti all’esito dei quali l’appaltatore potrà procedere con quanto ordinato». Il cantiere “dell’altro appalto” è quello dello storico palazzo del Governo che ha come stazione appaltante il Provveditorato alle opere pubbliche. La progettazione esecutiva ha poi dovuto tenere conto anche «dei sottoservizi tecnologici correnti su via Sant’Agostino”.

Il progetto esecutivo è stato presentato a metà dicembre 2017. In sede di verifica è stato comunicato all’impresa e ai progettisti che “la sede del palazzo della Provincia deve rispettare la classificazione di edificio strategico”, per cui si è reso necessario revisionare il progetto.

L’edificio strategico, secondo una norma regionale del 2008, è quello che ospita “funzioni e attività connesse con la gestione dell’emergenza” e in tal senso la Provincia ha “come funzioni e attività fondamentali la gestione della viabilità e dell’edilizia scolastica che sono direttamente connessi con la gestione dell’emergenza”.

C’è stato quindi bisogno di aggiornare almeno in parte la progettazione. In sostanza questa tipologia di edifici non può crollare, come accaduto invece al palazzo della Prefettura.

A fine luglio 2018 venne dato mandato al settore edilizia scolastica e pubblica della Provincia “di porre in essere tutte le misure necessarie per approvare un nuovo progetto esecutivo per realizzare un edificio funzionale alle attività istituzionali della Provincia”.

Un altro stop nel 2019, a seguito delle modifiche nel Codice degli appalti che hanno portato gli uffici a dover modificare alcuni passaggi.

È stata messa a punto la gara d’appalto per la scelta del coordinatore della sicurezza, a novembre scorso invece è stata fatta una prima valutazione e ammesse alla fase successiva 8 ditte delle 11 che avevano presentato offerta e a marzo è stata nominata la commissione di gara che ha indicato il “coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione”.

La scelta di una ditta esterna deriva dal fatto che si tratta di “un lavoro di particolare complessità come la demolizione dell’esistente con scavi profondi in adiacenza a strutture murarie antiche e questo deve assicurare la presenza costante e continua della figura del coordinatore per cui non è possibile affidare tale incarico a personale interno”.