L'aquila

In casa con il Covid 19, l’assistenza domiciliare al tempo del Coronavirus

Dalla scoperta della positività al Covid 19 all'ansia per posti letto e bombole d'ossigeno. L'esperienza di una donna aquilana: "Un brutto momento, ma grazie ai medici e agli operatori che non ci lasciano soli nemmeno un minuto".

L’AQUILA – La scoperta della positività al Covid 19, l’ansia per la scarsità di bombole di ossigeno e la vicinanza del sistema sanitario. L’assistenza domiciliare al tempo del Coronavirus.

“Spesso si segnalano solo cose negative, ma io voglio ringraziare tutti i medici straordinari e gli operatori dell’USCA e del 118 che ci stanno seguendo. Non siamo stati lasciati soli un solo momento“. Così a IlCapoluogo.it una donna aquilana che da qualche giorno è in isolamento nella sua abitazione a causa della positività al Covid 19 del marito.

“A seguito della positività di mio marito, – racconta la donna – ci hanno contattato dalla ASL spiegandoci le procedure, fino alle disposizioni sulla racconta rifiuti, e contestualmente hanno prenotato il tampone agli altri componenti della famiglia”.

Le condizioni del marito della donna, però, destavano preoccupazioni: “Per circa tre giorni ha avuto la febbre a 40, poi fortunatamente la temperatura è scesa, ma durante la visita è risultato un livello di saturazione dell’ossigeno che non è piaciuto alla dottoressa, che ha chiamato direttamente il 118“.

E qui sono iniziate le prime difficoltà: “Purtroppo non c’erano posti e quindi hanno fatto richiesta di ossigeno a casa. Questo accadeva due giorni fa ed è stata una giornata davvero brutta. I vicini hanno dovuto girare tutte le farmacie dell’Aquila per trovare una bombola, ma per fortuna alla fine ci sono riusciti. Adesso mio marito sta continuando la terapia, mentre noi dobbiamo fare i tamponi. Intanto stiamo a casa, rispettiamo al massimo tutte le norme igieniche e continuiamo a ricevere telefonate da USCA e 118, che si accertano delle nostre condizioni e ci dicono sempre di controllare la saturazione dell’ossigeno e avvisare immediatamente se scende”.

Per questo, nonostante qualche intoppo fortunatamente superato, la donna ha tenuto a ringraziare pubblicamente i medici e gli operatori del sistema sanitario, per la vicinanza e l’attenzione con cui viene seguito l’evolversi della situazione.

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