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Alunni positivi al Covid 19, Asl in sovraccarico: comunicazioni alle scuole in ritardo

7 novembre 2020 | 17:30
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Alunni positivi al Covid 19, Asl in sovraccarico: comunicazioni alle scuole in ritardo

Emergenza Covid 19, comunicazioni lente tra Asl e scuole: dirigenti costretti a prendere provvedimenti “sulla parola” dei genitori.

Il sovraccarico del Dipartimento di prevenzione della Asl rallenta le comunicazioni tra Asl e istituti scolastici, una situazione che porta i dirigenti scolastici e i sindaci ad “anticipare” i provvedimenti: “La prima comunicazione – spiega a IlCapoluogo.it il dirigente scolastico Antonio Lattanzi – arriva dai genitori, che chiamano la scuola e dicono che un figlio è positivo al Covid 19. In genere si tratta di alunni che sono già a casa da un po’, perché se vanno a fare il tampone significa che c’è qualche sintomo o qualche situazione da verificare rispetto ai contatti. Ad ogni modo abbiamo bisogno di isolare immediatamente chi è stato vicino al soggetto positivo, ma con tanti casi occorre un potenziamento del Servizio di prevenzione, che non riesce a gestire tutto nei tempi stretti che occorrerebbero”.

“Il dirigente scolastico – sottolinea Lattanzi – non è un medico che può mettere in quarantena una classe, ma siamo costretti a farlo, proprio perché altrimenti i termini si allungano. Quindi insieme ai sindaci in caso di positività di un alunno si stabilisce la chiusura della scuola, per evitare che nel frattempo che arriva la comunizione dalla Asl le persone interessate vadano in giro”. Comunicazione che poi in effetti arriva, con tutte le indicazioni del caso.

Insomma, “noi chiudiamo una scuola sulla base di una comunicazione, ma poi la comunicazione ufficiale della Asl arriva più tardi”. Per superare il problema l’unica soluzione è potenziare ulteriormente il Dipartimento.