Emergenza Covid 19, l’Abruzzo verso la zona arancione

9 novembre 2020 | 10:49
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Emergenza Covid 19, l’Abruzzo verso la zona arancione

Coronavirus, l’Abruzzo rischia la zona arancione. Modifiche all’ultimo Dpcm al vaglio di Conte.

Una vasta zona gialla, due zone arancioni e quattro rosse. Così si presentava l’Italia all’indomani dello “spezzatino” stabilito con l’ultimo Dpcm che ha diviso il Paese in base alla gravità dell’emergenza Covid. Una situazione sostanzialmente sotto controllo che però è andata in rapida mutazione, per lo meno per quanto riguarda la “situazione reale”, rispetto ai dati a disposizione del Comitato tecnico scientifico al momento della firma del provvedimento. Secondo alcune indiscrezioni captate dal Corriere.it, infatti, all’attenzione del governo ci sarebbero le situazioni in Abruzzo, Liguria, Umbria e Campania, quest’ultima che rischia di diventare zona rossa.

Per Abruzzo, Liguria e Umbria si prefigura invece un passaggio da zona gialla a zona arancione.

Cosa significherebbe la zona arancione per l’Abruzzo.

Le regioni in fascia arancione sono chiuse in ingresso e in uscita: si può varcare il confine solo per esigenze lavorative, di salute o di emergenza e torna l’uso dell’autocertificazione. Le si può attraversare se si deve passare da una regione gialla per arrivare ad un’altra gialla.

Chi vive in queste regioni deve stare nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione salvo che per ragioni di salute, lavoro o studio e torna l’uso dell’autocertificazione. Chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie (escluse mense e catering continuativo): si può fare il servizio a domicilio o l’asporto fino alle 22. Attività sportiva consentita all’interno del proprio comune e all’aperto. Chiuse palestre, piscine, centri sportivi.