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Covid 19, Pierluigi Biondi: “Ristori non bastano. Serve il bazooka”

10 novembre 2020 | 11:29
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Covid 19, Pierluigi Biondi: “Ristori non bastano. Serve il bazooka”

Covid 19 e Abruzzo arancione, Pierluigi Biondi in diretta a Rainews 24: “Per aiutare l’economia adesso ci vuole il bazooka. Abbiamo gravato le attività produttive di spese e oggi devono chiudere”.

Così interviene il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in collegamento con Rainews 24. Il primo cittadino è in isolamento da qualche giorno dopo essere venuto in contatto con un positivo al Covid 19.

Il sindaco è stato intervistato dal giornalista e conduttore Senio Bonini, in merito alla situazione in città conseguente al passaggio di tutta la regione Abruzzo da zona gialla ad arancione visto anche l’aumento dei casi nelle ultime ore. (Ieri 625 positivi, il picco massimo regionale dall’inizio dell’emergenza Covid 19).

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Per il primo cittadino, “Il colore della regione non è indicativo di un disagio per le famiglie, gli anziani e le attività produttive. Già prima di questa decisione ero stato costretto a chiudere due scuole a causa di alcune positività. In questo momento la reazione delle essere tempestiva se vogliamo affrontare l’emergenza”.

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“Viviamo un dramma nel dramma, dal momento che bisogna lavorare senza alcuni potrei che sono tolti dallo Stato e comunque siamo carichi di responsabilità”, ha risposto il sindaco alla domanda di Bonini, “Lei come sindaco di fratelli d’Italia, quindi all’opposizione, come pensa sia stata gestita questa emergenza sul territorio?”.

“Siamo un territorio in difficoltà da quasi 12 anni e che ha vissuto tutti i problemi legati al post sisma – ha aggiunto Biondi – siamo quelli che giocano la schedina dopo che le partire si sono svolte”.

“Il centro storico dell’Aquila ha vissuto il dramma dello spopolamento post sisma. le attività sono tornate negli ultimi anni facendo investimenti pesanti, mutui e spese e oggi si trovano di nuovo chiuse”.

“Da giugno, ancora prima della seconda ondata avevo deciso con un’ordinanza di obbligare all’uso della mascherina dopo le 18, proprio pensando a eventuali assembramenti, abbiamo fatto un’estate con eventi senza nessun contagio, parlando in continuazione di ristoratori e bar, di distanziamenti, di igienizzanti, di santificazioni costanti. Tutte spese in capo alle attività produttive che oggi si trovano in seria difficoltà”.

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“Alla luce di questa seconda ondata di contagi da Covid 19 cosa dobbiamo pensare? O le misure non sono efficaci e quindi abbiamo impropriamente fatto fare investimenti oppure ci siamo mossi nei mesi sulla base di dati poco precisi”.

“Le categorie in sofferenza oggi meritano chiarezza e aiuti seri per andare avanti che vadano al di là dei ristori. I locali, le scuole, i mezzi pubblici sono tutti posti sicuri se gestiti e normati secondo la legge. Se non utilizziamo mezzi pesanti non solo non sconfiggiamo il virus ma creiamo una forte depressione economica”.