Emergenza Covid 19, Marsilio: “Tra 10 giorni tutti in zona rossa”

10 novembre 2020 | 18:59
Share0
Emergenza Covid 19, Marsilio: “Tra 10 giorni tutti in zona rossa”

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, sull’emergenza Covid 19: “Non ci hanno messo nelle condizioni di reggere l’urto, tra 10 o 15 giorni saremo tutti in zona rossa”.

“Non faccio polemica anche perché non pretendo di saperne di più del Comitato Tecnico Scientifico, dell’Istituto Superiore di Sanità: potrei mettermi qui a discutere del fatto che ci sono almeno quattro o cinque regioni che hanno un indice RT superiore alla nostra regione o un indice anche di occupazione dei posti letto, piuttosto che di incidenza sulla popolazione residente che si trovano in zona gialla. Ma non è questo il tema: io temo che avendo di fatto accumulato questo ritardo di 4-5 mesi e non avendoci messo nelle condizioni di poter reggere l’urto fra 10 o 15 giorni questo tema della giallo arancione sarà superato perché saremo tutti in zona rossa“. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio alla trasmissione tv Oggi e’ un altro giorno” su Rai1.

Secondo Marsilio “tutta l’Italia è in ritardo perchè a maggio quando si è fatto il decreto legge ci avessero dato soldi e poteri per attuare direttamente gli interventi noi oggi avremmo avuto decine e decine di posti letto di terapia intensiva, sub intensiva , reparti di malattie infettive capaci di resistere più a lungo a questa seconda ondata – ha spiegato durante la trasmissione – invece si è scelta la linea sovietica della programmazione quinquennale e quindi abbiamo dovuto attendere pareri dei ministeri, della corte dei conti delle ragionerie del commissario di governo che ha avuto i suoi tempi per poter guardare questi piani e decidere come attuarli e la delega io l’ho avuta 30 giorni fa. E in 30 giorni non si fanno i lavori perché l’edilizia è una cosa seria e non possiamo dare una ‘romanella’ dentro i reparti per fare finta di averli fatti prima di Capodanno”.

“Leggo con sconcerto le dichiarazioni di Marsilio circa l’imminenza di una zona rossa generalizzata – ha commentato a riguardo il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci –  non si governa una Regione durante una pandemia con comunicati stampa estremi o, peggio, scaricando le responsabilità sugli altri, quando in 8 mesi di Covid la grande assente in Abruzzo è stata l’Amministrazione Regionale sul fronte sanitario e non solo quello. L’unica iniziativa di questo governo regionale è stata l’ospedale Covid a Pescara – rimarca – Dal territorio la Regione è completamente scomparsa e lo testimonia lo stato dei servizi territoriali, l’inadempiente tracciamento, i ritardi nella comunicazione dei dati a Ministero e ISS, le mancate assunzioni e anche approntamento dei posti letto, la produzione di intenzioni a cui non ha fatto riscontro un fatto concreto, nonostante le risorse ci fossero. La pressione sui nostri presidi deriva dalla totale assenza di misure e azioni sul territorio che questo Governo regionale colpevolmente non ha portato avanti. La governance in emergenza non si fa con le chiacchiere e i comunicati, ma con il lavoro quotidiano per adeguare la capacità della risposta sanitaria all’aggressività del virus: è la mancanza di azioni concrete ciò che sta mandando in tilt i nostri ospedali. È rischioso parlare di ritardi altrui, invocando restrizioni maggiori, quando la Regione non è riuscita a spendere nemmeno i soldi delle donazioni alla Protezione civile. La delibera che ci hanno presentato 40 giorni fa, mai realizzata, ormai è superata, tant’è vero che le Asl vanno per conto loro e in direzioni disordinate, riconvertendo in covid presidi e reparti neanche ricompresi nella programmazione regionale, a dimostrazione della totale assenza di governance. Per non parlare dei vaccini per l’influenza, la prossima settimana ne  verranno consegnate solo alcune decine di dosi per medico, costringendoli a dire tanti no alle migliaia di pazienti fragili di questa Regione. Scenda in campo Marsilio, è ora”.