Covid 19 L’Aquila, AAA cercasi personale sanitario e volontari per lo screening

27 novembre 2020 | 18:18
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Covid 19 L’Aquila, AAA cercasi personale sanitario e volontari per lo screening

L’AQUILA – Screening Covid 19, avviso pubblico per la ricerca di personale sanitario e volontari.

Nell’ambito del progetto di screening sulla popolazione della provincia dell’Aquila, avviato dalla Regione Abruzzo con lo scopo di ottenere una verifica sul tasso di contagio da coronavirus, il Comune capoluogo ha emesso un avviso per ricevere la disponibilità da parte di personale sanitario e di volontari. Lo rende noto il sindaco Pierluigi Biondi. In particolare, il personale sanitario dovrà avere una formazione tale da essere in grado di effettuare tamponi nasofaringei a risposta rapida sui cittadini, mentre i volontari che offriranno la loro disponibilità saranno chiamati a supportare le attività programmate ed effettuate dal personale dell’ente, delle società partecipate dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila e delle associazioni già coinvolte nella rete municipale del Centro operativo comunale (Coc).

“Analoga richiesta di disponibilità è stata inviata al personale del Comune – ha commentato il sindaco Biondi – in questo momento particolare occorre il coinvolgimento di tutti per una buona riuscita di un’operazione determinante per arginare il più possibile la diffusione del covid-19 e quindi per tutelare al meglio la salute dei cittadini”.

L’avviso, contenente tutte le informazioni per presentare la domanda e i riferimenti della posta elettronica e del numero verde attivato per l’emergenza, nonché la modulistica, sono pubblicati sul sito internet del Comune, nella pagina avvisi della sezione concorsi, gare e avvisi dell’area amministrazione [CLICCA QUI].

I termini per offrire questa disponibilità scadono lunedì 30 novembre alle 18.

“È un grande sforzo organizzativo, – aveva sottolineato il sindaco durante il Consiglio comunale di oggi – significa trovare luoghi dove effettuare tamponi, gestire la popolazione evitando assembramenti, procedere rapidamente alla refertazione, lavorare sull’accertamento dei dati, poiché quando arriva un cittadino va censito prima del test. Poi bisogna caricare quei dati sulla piattaforma regionale, così che il lavoro sia compatibile con quello ordinario che viene fatto nei dipartimenti di prevenzione. Per fare ciò serve personale, servono volontari, serve organizzare il sistema di raccolta di rifiuti speciali, servono apparecchiature informatiche. Ecco perché abbiamo istituito un gruppo di lavoro tra Sed, Comune dell’Aquila e Contact center Asl. Bisogna affrontare anche il tema dei domiciliati, perché lo screening è rivolto anche a chi non è residente, penso ai lavoratori e agli studenti che sono stabilmente dimoranti a L’aquila. Questo per farvi rendere conto della complessità dell’organizzazione”.