Screening Covid19 in Valle Subequana, nessun positivo

Zero: è il numero dei positivi al Covid 19 rilevati nello screening che si è concluso oggi in Valle Subequana.
Un sospiro di sollievo per i sette comuni subequani che nelle settimane passate avevano visto aumentare i casi positivi, con il timore che il contagio si allargasse.
La partecipazione è stata buona, considerando anche che molti residenti in zona avevano già effettuato il tampone perché sotto sorveglianza Asl, oppure perché erano già stati testati per questioni di salute o perché lo avevano fatto in maniera privata, grazie anche al drive through a Castelvecchio Subequo allestito a fine novembre e al quale hanno partecipato decine di cittadini della vallata.
Questi i dati: a Castelvecchio Subequo, comune più popoloso dell’area, in due giorni sono stati eseguiti circa 300 tamponi. Hanno fatto il tampone anche gli ospiti e il personale della locale casa di riposo: anche in questo caso, tutti negativi ed è decisamente una buona notizia, viste le criticità.

Ad Acciano 133 i tamponi effettuati. A Goriano Sicoli 284 nell’arco di due domeniche.

A Molina Aterno sono stati 108 i tamponi effettuati: anche qui, tutti negativi. Si iniziano a negativizzare, peraltro, alcuni dei casi positivi registrati in paese nei giorni scorsi.

Oltre 100 anche a Secinaro e a Castel di Ieri. Discorso a parte lo merita Gagliano Aterno: nello screening promosso dalla Regione Abruzzo sono stati effettuati 54 tamponi. Tuttavia, nel centro subequano già in molti avevano fatto i test rapidi promossi, con spirito d’iniziativa, dal sindaco Luca Santilli già a partire dal 24 novembre. Al totale vanno quindi aggiunti altri 90, tutti negativi.

Una bella notizia che fa da contraltare alla scomparsa, per Covid, di Antonietta che per anni aveva gestito il bar di Gagliano Aterno: una perdita importante per il paese.
Grandi protagonisti in questi giorni di screening i volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro professionalità in modo da garantire la piena riuscita dell’attività: dai ragazzi del servizio civile agli operatori sanitari residenti nei vari comuni, nessuno si è tirato indietro. E i primi cittadini, con tuta e mascherina, hanno agevolato le operazioni amministrative.
