Emergenza coronavirus

Abruzzo zona arancione, Marsilio tira dritto

Il presidente Marco Marsilio ribadisce le proprie ragioni per l'anticipo verso la zona arancione: "Il 7 e 8 dicembre non sono due giorni qualunque per il commercio e la situazione Covid abruzzese è nella media nazionale"

L’AQUILA – Il presidente Marco Marsilio ribadisce le proprie ragioni per l’anticipo verso la zona arancione: “Non sono due giorni qualunque”.

“Se si fosse trattato di due giorni qualunque non saremmo nemmeno stati qui a parlarne, ma non lo sono, sono giorni fondamentali per l’economia del commercio abruzzese”. Così Marco Marsilio nella conferenza stampa da Palazzo Silone per spiegare le ragioni dell’ultima ordinanza che “anticipa” la zona arancione per l’Abruzzo e per la quale è arrivata anche la diffida del Governo: “Non voglio medaglie se ho salvato delle vite anticipando la zona rossa rispetto alle indicazioni del Governo, ma non voglio nemmeno passare da criminale per questi due giorni in una situazione in cui l’RT è inferiore a 1 e i parametri relativi ai posti letto in terapia intensiva e in area critica sono nella media nazionale”.

Di fatto, quindi, Marsilio rimanda al mittente la diffida: “Comprendo le ragioni del Ministro e la necessità di non far apparire un diverso trattamento rispetto ad altre regioni, ma non condivido quella lettura della norma e il mio dovere è quello di far prevalere le ragioni dell’Abruzzo”.

In particolare, Marsilio si è soffermato sul meccanismo dei 21 giorni: “Si è creata una prassi dal combinato disposto di alcune norme che però non trova una chiara formulazione in nessun testo di legge. D’altra parte la legge dispone che le ordinanze relative alle zone rosse durino minimo 15 giorni, ma se prima di 21 non se ne può uscire questa previsione di legge quando si applica se dobbiamo sentire Speranza che dice che bisogna prima accertare i 14 giorni di permanenza nella fascia? Perché siccome poi l’accertamento del dato non avviene tutti i giorni, ma a scaglioni di una settimana, è evidente che se vieni collocato in zona rossa un giorno, prima di 7 giorni non vieni valutato e prima di altri 14 non puoi cambiare, quindi i 15 giorni indicati dalla legge non sono praticabili. O è scritta male la legge o qualcuno la applica male”. D’altra parte, “il passaggio dei 14 giorni, nella nostra lettura, è messo a garanzia di un processo per cui comunque se per 14 stai dentro fascia quella ti tocca, non è durata minima prima di poterla assegnare”.

Insomma, Marsilio conferma la zona arancione per l’Abruzzo, anche perché “non è chissà che succede; tra zona rossa e zona arancione rimangono tutte le limitazioni di sicurezza, c’è solo qualche negozio aperto in più e nella situazione dell’Abruzzo è del tutto compatibile”.

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