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Qualità della vita, L’Aquila scala 20 posizioni: prima in Abruzzo nella classifica del Sole24Ore

L'Aquila 41' in Italia nella classifica annuale stilata dal Sole24Ore sulla Qualità della Vita. Un risultato ottimo per la provincia aquilana che risulta essere la prima in Abruzzo

L’Aquila 41′ in Italia nella classifica annuale stilata dal Sole24Ore sulla Qualità della Vita. Un risultato ottimo per la provincia aquilana che risulta essere la prima in Abruzzo per la Qualità della Vita, con un balzo in avanti rispetto all’anno scorso di 20 posizioni.

Due posti più in giù c’è Pescara, che si classifica 43′. Poi ancora Chieti (56′, -4 posizioni) e infine Teramo che fa segnare il record, ma in negativo: meno 20 posizioni, 76′ in Italia.

Che nell’ultimo anno ci siano stati dei miglioramenti nella qualità della vita nell’aquilano era già emerso da un’altra classifica pubblicata nelle settimane scorse, quella di Italia Oggi

Qualità della vita, L’Aquila scala la classifica: è 22ª

In quella del Sole24Ore sono stati utilizzati 90 indicatori, alcuni specifici per quanto riguarda l’emergenza Covid. L’obiettivo della ricerca è raccontare in presa diretta, infatti, il differente impatto della pandemia da coronavirus sui territori. L’impostazione della ricerca conferma le sei aree tematiche di analisi che fotografano la complessità della vita nelle province italiane: 1. Ricchezza e consumi; 2. Demografia e salute; 3. Affari e lavoro; 4. Ambiente e servizi; 5. Giustizia e sicurezza; 6. Cultura e tempo libero. Con una scelta di campo importante: all’interno di queste aree sono stati inseriti 25 indicatori che documentano le principali conseguenze del Covid-19 su salute, attività economiche e vita sociale. Tra questi nuovi parametri, ad esempio, ci sono i casi Covid in rapporto alla popolazione, l’unico indice il cui punteggio è stato pesato maggiormente nella determinazione della classifica finale proprio per testimoniare l’eccezionalità di questi mesi sulla vita quotidiana di tutti gli italiani.

La classifica generale premia Bologna, al primo posto, che guadagna ben 13 posizioni e traina un po’ tutte le province dell’Emilia Romagna. Ben cinque su nove si incontrano tra le prime venti: oltre al capoluogo, Parma (8ª), Forlì Cesena (14ª), Modena (15ª) e Reggio Emilia (17ª). In particolare, Bologna è prima in livello di Ricchezza e Consumi, quarta in Affari e Lavoro, seconda in Ambiente e Servizi, terza in Cultura e Tempo Libero. Di contro non brilla per Sicurezza e gestione della giustizia (106ª): è nella parte bassa della graduatoria nazionale per denunce di furti, estorsioni, frodi, violenze sessuali, comune denominatore di molte città universitarie con un’alta presenza di fuorisede.

Qualità della vita, L’Aquila eccelle in sicurezza

Quinta in Italia per giustizia e sicurezza: è questo l’indicatore che prema maggiormente la provincia dell’Aquila. Altro punto forte, cultura e tempo libero, che classificano L’Aquila 11′ fra tutte le province italiane. Buoni risultati anche per quanto riguarda affari, lavoro e demografia. La provincia non eccelle invece per quanto riguarda ambiente e servizi, ricchezza e consumi.

Qualità della vita, l’effetto Covid

Per comprendere meglio l’impatto della pandemia che ha sconvolto il 2020 – e inevitabilmente ha influito sulla la qualità della vita nelle province – l’indagine del Sole 24 Ore propone anche un focus su 25 indicatori, aggiornati tra il 30 giugno e ottobre di quest’anno. Tra questi: il Pil pro capite; le ore di cassa integrazione autorizzate; il Reddito di cittadinanza; i decessi e le nascite; le iscrizioni e le cancellazioni all’anagrafe e al registro imprese; il numero di bar e ristoranti; la litigiosità in tribunale.

Dall’analisi dei 25 parametri emerge la profondità della crisi economica e sociale, per ora tenuta a bada da ammortizzatori, contributi e ristori statali. Il Reddito di cittadinanza, per esempio, aumenta nelle grandi metropoli e al Sud: a Milano, dove gli assegni sono poco meno di 13 ogni 1.000 abitanti, tra dicembre 2019 e agosto 2020 ne sono stati emessi il 40,3% in più. A Napoli e Palermo si tocca quota 49 e 51,5 contributi ogni 1,000 abitanti, in salita del 36% e del 33,2 per cento. Tra gennaio e settembre 2020, invece, le ore medie di cassa integrazione autorizzate sul territorio nazionale per ciascuna impresa sono salite del 5.975,21 per cento, con la situazione aspra in tutte le province d’Italia.

Alcune aree hanno incrementato la spesa sociale per rispondere a bisogni come l’assistenza domiciliare e il trasporto di anziani e disabili. Lo rilevano i primi dati comunicati alla banca dati Siope (anche se bisognerà aspettare i bilanci consuntivi): Bologna registra un aumento pro capite del 53,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ci sono, tuttavia, territori in cui, tra gennaio e giugno, la spesa sociale sembrerebbe calata molto rispetto allo stesso periodo 2019.

Il dinamismo imprenditoriale, poi, caratterizza alcuni territori più inclini a cogliere le opportunità anche nella pandemia. In particolare, a Lecco (+30,77%), Prato (+29,69%), Brindisi (+26,61%), e Matera (+26,23%) sono aumentate le imprese che fanno e-commerce, mentre il boom di start up si registra a Imperia (+200%), Viterbo (+66,67%), Arezzo (+54,55%) e Siena (+50%).

Qualità della vita, Biondi: “Classifica autorevole che ci premia”

“A pochi giorni dalla classifica del quotidiano Italiaoggi sulla qualità della vita, – commenta il sindaco Pieruigi Biondi – anche quella pubblicata dal Sole24ore, autorevole testata economica del Paese, premia il nostro territorio. Nell’anno della pandemia la provincia dell’Aquila guadagna venti posizioni e si attesta al 41esimo posto su 107, prima tra quelle della regione Abruzzo. In questo 2020 così difficile – ha proseguito il primo cittadino – la ricerca ha inserito tre nuovi elementi, vale a dire l’emergenza sanitaria, con indicatori legati al numero dei contagi in rapporto alla popolazione e alla risposta delle strutture ospedaliere, l’ampiezza delle ricadute socio economiche e fattori quali l’innovazione e la capacità progettuale. In particolare il nostro territorio si distingue per sicurezza, parametro che la vede al quinto posto su base nazionale e al secondo per numero di denunce. Si tratta di indicatori importanti che, oltre a fotografare la qualità della vita in un campo fondamentale, ponendo L’Aquila tra le prime cinque province con meno eventi criminali, riflette anche fiducia nelle istituzioni, con la propensione a denunciare, e un alto livello dei controlli. Un altro parametro che ci vede in vetta alla classifica del Sole24ore è quello legato ai settori più colpiti dalla pandemia, ovvero cultura e tempo libero. Evidentemente, nell’annus horribilis per questi comparti, con la chiusura di musei, teatri, cinema, mostre, biblioteche e sale da concerto, non si è spenta ‘la frequentazione del bello da parte degli abitanti’, come commenta il quotidiano, anche grazie alla capacità, da parte delle istituzioni, di continuare a promuovere la cultura, sia attraverso eventi programmati nel rispetto delle norme anti Covid, sia grazie alla connessione, consentendo al pubblico di avvicinarsi all’arte e alla scienza anche da remoto. Investimenti importanti, in termini di risorse, di progettualità e di energie, che sono stati evidentemente premiati dai risultati, incoraggiando a proseguire su questa strada e guardando avanti in attesa del ritorno alla normalità. La provincia dell’Aquila, inoltre, – ha aggiunto il sindaco – si posiziona al quinto posto per capacità di captare fondi europei destinati all’attrazione culturale, ulteriore parametro che indica una notevole progettualità strategica, in grado di ammortizzare le pesanti ricadute del settore dovute alla pandemia. Un’ottima posizione, infine, si registra nella classifica dedicata all’innovazione e al lavoro femminile, con un 23esimo posto che, anche in questo caso, vede L’Aquila prima in Abruzzo in comparti determinanti ai fini della risposta alla pandemia, anche in termini di servizi della pubblica amministrazione, e che registra un assoluto predominio delle province del centro nord. Nonostante le complessità con cui tutti, cittadini e amministratori, abbiamo dovuto misurarci in questo 2020, anche questa autorevole classifica, dunque, premia il lavoro svolto, con fatica e determinazione, in questi lunghi mesi, e la capacità delle istituzioni del territorio di fare rete e di creare coesione progettuale”.

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