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Statale 17 killer, si corre troppo: limitare la velocità per fermare la strage

Due incidenti mortali a distanza di poche ore riaccendono il dibattito sulla sicurezza sulla statale 17. Il sindaco Giusti: "Serve un progetto di ampio respiro, ma intanto limitare subito la velocità".

Due incidenti mortali a distanza di poche ore riaccendono il dibattito sulla sicurezza sulla statale 17. Il sindaco Giusti: “Serve un progetto di ampio respiro, ma intanto limitare subito la velocità”.

Due giovani vite spezzate a distanza di qualche ora, a distanza di qualche chilometro. Prima quella di Danilo, 24 anni, morto al chilometro 28 della statale 17, poi quella di Francesca, al chilometro 25,2. Tutto a distanza di due giorni. Cosa è successo nello specifico, lo diranno le indagini, ma è evidente che una riflessione sulla gestione di quel tratto di statale diventa inevitabile. “Negli ultimi dieci anni – spiega a IlCapoluogo.it il sindaco di Scoppito, Marco Giusti – la zona ha avuto un’esplosione demografica significativa, con un bacino di circa 15mila persone e la statale 17 rappresenta l’infrastruttura più utilizzata per il raggiungimento del capoluogo e dei poli sanitari e commerciali. È evidente che un discorso sulla sicurezza va fatto, soprattutto nel momento in cui si sta ragionando intorno a infrastrutture strategiche di collegamento con l’Umbria e l’alto Lazio, che possono trovare spazio nelle linee programmatiche del Recovery fund“. Questo però si inserisce in una programmazione del territorio a medio e lungo termine. C’è bisogno anche di “piccoli interventi immediati“.

“I gravi fatti che sono capitati ultimamente – sottolinea infatti il sindaco Giusti – necessitano di risposte immediate, almeno per piccoli interventi per quanto riguarda la sicurezza. Si discuteva opportunità o meno dei parcheggi a raso in quella zona o altri piccoli aggiustamenti, ma dobbiamo fare qualcosa subito, perché è una strada frequentatissima e il problema sicurezza c’è”. Un problema sicurezza amplificato da vari fattori: “Tra Sassa e Scoppito ci sono circa 50 attività che affacciano sulla statale, di fatto uno spazio urbano interagisce con una strada di transito veloce e dobbiamo cercare equilibrio tra due esigenze”. Il punto principale, però, è uno solo: la velocità. “Si corre troppo, abbiamo dei rilevamenti di velocità pazzeschi in quell’area; le attuali normative consentono poco agli enti locali, mettere un autovelox lì sarebbe un’impresa tra autorizzazioni e concertazioni, ma bisogna aprire una discussione per interventi immediati per rallentare la velocità”.

Statale 17 e sicurezza stradale, troppi incidenti.

Non solo gli ultimi due incidenti mortali a distanza di due giorni gravano sul bilancio degli incidenti sul tratto aquilano della statale 17, dalla zona ovest a quella est. Incidenti gravi e meno gravi si ripetono purtroppo con regolarità. Nel 2011, sempre nel tratto nei pressi di Scoppito, avevano perso la vita due ragazze di 18 e 19 anni, Pamela Mattei e Maria Grazia Rotili.

A giugno di quest’anno un altro grave incidente si è verificato sulla statale 17, questa volta nella zona est, nei pressi di Onna. A perdere la vita è stato Nando Casale, autista in pensione e consigliere comunale di Castelvecchio Calvisio.

A parte gli eventi più tragici, incidenti con esiti più leggeri si ripetono comunque con costanza. Tre le auto coinvolte in un sinistro a luglio, in zona San Gregorio, due feriti in un frontale nella zona di Poggio Picenze ad aprile 2009, e tanti altri episodi.

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