Covid 19, l’appello di Grimaldi: “Ancora tanti ricoveri, fate attenzione a Natale”

20 dicembre 2020 | 09:02
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Covid 19, l’appello di Grimaldi: “Ancora tanti ricoveri, fate attenzione a Natale”

Covid 19 L’Aquila, “Un Natale austero ci consentirà di scongiurare con tutte le forze una terza ondata in piena campagna vaccinale. Teniamo alta l’attenzione”. L’appello al Capoluogo del primario di Malattie infettive del San Salvatore, Alessandro Grimaldi.

Prestare quindi massima attenzione al virus. Questo l’appello del professore Alessandro Grimaldi, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Aquila, sentito dal Capoluogo,

Per il professor Grimaldi, “In questo momento non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Dopo 2 mesi di emergenza piena stavano calando i ricoveri che sono  ricominciati da un paio di giorni. Sicuramente i ritmi sono più lenti ma adesso non possiamo sbagliare. Trovarci a gennaio davanti a un’altra ondata di casi positivi sarebbe terribile“.

In questo momento i posti letto disponibili al reparto di Malattie infettive dell’Aquila sono 24 e gli occupati 21. Di fronte a questa situazione quindi, l’appello del professor Grimaldi diventa quanto più “necessario”.

“Adesso è Natale e le misure restrittive che verranno adottate sono fondamentali per evitare la catastrofe. Ribadisco che dobbiamo scongiurare con tutte le forze e con ogni sacrificio richiesto una terza fase soprattutto perchè ci troveremmo ad affrontarla in piena campagna vaccinale e creerebbe molti problemi. Dobbiamo quindi assolutamente evitare che ci sia un aumento dei contagi mentre stiamo vaccinando le persone”. 

“Sarà un Natale un po’ più austero, ma è una ‘medicina’ indispensabile. È meglio stare a casa adesso, la tradizione natalizia abruzzese da sempre ci vede riuniti tutti al desco familiare. Non possiamo vedere amici e tanti parenti, ma sicuramente in questo modo nel giro di qualche mese se le cose dovessero andare bene anche sul fronte vaccini, ci lasceremo questo periodo alle spalle”.

“Quest’anno andrà così, ma se riusciamo a sconfiggere definitivamenteil Covid 19, avremmo fatto semplicemente un piccolo sacrifico che andrà a tutelare tutti noi, in particolare gli anziani, l’anello debole di questa emergenza. In Italia gli anziani sono tanti e sono quelle persone che hanno aiutato tanto il Paese, il motore della storia, quei nonni e quelle nonne che erano e sono tanto preziosi per tutti noi”.

“Voglio ringraziare tutto il personale in forze a Malattie infettive, hanno compiuto e stanno compiendo degli sforzi incredibili per far fronte all’emergenza. Grazie allo spirito di sacrificio e squadra, insieme alle terapie precoci e personalizzate, siamo riusciti a tenere basso il tasso di mortalità da Covi19 nel nostro reparto”.

“Un lavoro importante e svolto in equipe. Adulti e ragazzi, professionisti e specializzandi che con profonda abnegazione hanno messo il bene comune davanti ogni cosa. Se siamo riusciti ad affrontare i mesi di vera emergenza è stato solo grazie  a questo lavoro di squadra efficiente e improntato alla leale collaborazione”, conclude.