Solstizio d’inverno, l’abbraccio nel cielo tra Giove e Saturno

21 dicembre 2020 | 15:28
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Solstizio d’inverno, l’abbraccio nel cielo tra Giove e Saturno

Solstizio d’inverno, la notte più lunga dell’anno quest’anno accompagnerà un evento straordinario: la congiunzione tra Giove e Saturno che sarà visibile anche a occhio nudo.

Il solstizio d’inverno rappresenta il giorno più breve e la notte più lunga dell’anno. Il sole perde forza, l’oscurità raggiunge il suo apice e anche la natura segue i cambiamenti energetici di questo ciclo solare.

I messaggi insiti sono la pausa, il riposo, il lasciarsi andare, tutte attività preparatorie per la primavera rigeneratrice e “madre” per la nuova vita. Quest’anno però, sicuramente già difficile di tanti altri, a causa della pandemia che non dà tregua, il cielo sarà “rischiarato” da un evento univo: infatti, questa sera, Giove e Saturno saranno vicini come lo sono stati solo nel 1623.

I due pianeti, allineati e vicinissimi, regaleranno uno spettacolo unico e raro, che non si ripeterà in questo modo fino al 2080.

L’ultima volta che gli esseri umani sono stati in grado di vedere una Grande congiunzione così vicina è stato nel 1226, ben prima che i telescopi fossero inventati. Un analogo evento si ripeté 400 anni fa, ai tempi di Keplero e Galilei, ma fu quasi impossibile da vedere.

La cosiddetta “Grande Congiunzione”, che è il punto in cui i due pianeti sono più vicini l’uno all’altro nel cielo notturno visto dalla Terra, è un evento da non perdere. Che si potrà godere anche semplicemente alzando gli occhi al cielo con l’aiuto di un binocolo o di un telescopio.

Il fatto che l’evento capiti in occasione del Solstizio d’Inverno, è semplicemente una coincidenza, basata sulle orbite dei pianeti e sull’inclinazione della Terra.

Il fenomeno, indicato anche come la “stella di Natale”, anche se non non coinvolge né stelle né comete, è ovviamente più suggestivo con un binocolo o un telescopio: entrambi i pianeti appariranno all’interno di un unico campo visivo.

Congiunzione Giove e Saturno: perché si parla di “Stella di Natale”

L’apparente vicinanza di Giove e Saturno dà a chi osserva l’impressione di vedere un solo astro.

Si parla di Stella di Natale perchè Keplero è stato uno dei primi studiosi a ipotizzare che fu proprio questo allineamento a guidare i Re Magi verso Betlemme. Questa ipotesi non è stata avallata in tempi recenti anche da altri astrofisici e scienziati, che hanno individuato una grande congiunzione intorno al 6 a.C., da qui allora il nome di “stella di Natale”.

Solstizio d’inverno, cosa succede e il significato e come si festeggia

Il solstizio di dicembre segna il passaggio dall’autunno all’inverno e coincide con il giorno in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

È il momento culminante della Notte Polare vicino all’Artico, ma è anche il limite oltre il quale le giornate tornano ad allungarsi. Per questo nella Storia ha sempre rappresentato la vittoria della luce sulle tenebre, un momento magico, come il solstizio d’estate, celebrato in tutto il mondo da feste, riti e monumenti.

Solstizio d’inverno, come si festeggia nel mondo: dall’antica Roma a Stonehenge.

Nell’antica Roma i Saturnali si celebravano ogni anno, dal 17 al 23 dicembre, in onore di Saturno, il dio dell’età dell’oro, quando gli uomini vivevano felici, nell’abbondanza e uguaglianza. C’era l’usanza di scambiarsi auguri e doni.

Poi, l’imperatore Aureliano istituì il culto del Sol Invictus, del Sole invincibile, nel giorno del 25 dicembre: una festa che si è intrecciata con il Natale del Cristianesimo.

Nella tradizione germanica e celtica il solstizio d’inverno coincideva con la festa di Yule: venivano accesi fuochi, si banchettava. Il vischio come simbolo del Natale sembrerebbe inoltre derivare da Yule. Ma anche in India, Cina e Giappone, come in Iran, nel mese di dicembre si celebrano tutt’ora feste legate al solstizio d’inverno. A Stonehenge, il monumento preistorico nel Wilshire, in Inghilterra, dove ogni anno il giorno del solstizio si radunano migliaia di persone.