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Riapertura scuole, ingressi scaglionati ma ravvicinati per risolvere il nodo trasporti

Ritorno a scuola, fra chi riparte il 7 gennaio e la questione trasporti. La scuola dopo le vacanze di Natale: intervista al dirigente scolastico Antonio Lattanzi

L’AQUILA – Ritorno a scuola, fra chi riparte il 7 gennaio e la questione trasporti. La scuola all’epoca dell’emergenza Covid 19.

Il 7 gennaio si torna a scuola: per scuola d’infanzia e primaria e secondaria di primo grado (medie) si torna a far lezione in presenza, come prima delle vacanze, più complicata la questione per quanto riguarda le scuole superiori. Dal 7 gennaio, infatti, ripartiranno anche le lezioni delle scuole superiori, ma attraverso la didattica a distanza. Dall’11 gennaio, invece, si dovrebbe tornare alla didattica in presenza al 50% e nella settimana successiva al 75%.

I problemi, quelli che la scuola si era lasciati all’inizio delle vacanze invernali, visto che nel frattempo la situazione epidemiologica è cambiata poco, nonostante le limitazioni natalizie. Nulla cambia infatti per la scuola primaria, in presenza prima e così dopo le vacanze invernali. Più complessa la situazione delle scuole superiori, per l’intenzione di procedere al ritorno alla didattica in presenza, prima al 50% e poi al 75%: “Innanzitutto – spiega a IlCapoluogo.it il dirigente scolastico Antonio Lattanzi – ci sarà un lavoro enorme per la rimodulazione degli orari di tutti, ma c’è anche un problema trasporti. Ci è stato imposto lo scaglionamento degli ingressi, il primo alle 8 e 10 e il secondo alle 9 e 30, ma naturalmente si è posto il problema dell’uscita, perché il territorio aquilano e ampio e non ci sono autobus a tutte le ore, soprattutto per riprendere gli studenti in uscita”.

Da qui la soluzione proposta durante  il Tavolo con la Prefettura svolto in videoconferenza: “Faremo comunque i due ingressi scaglionati, però non alle 8 e 10 e alle 9 e 30, ma alle 8 e 10 e alle 9 e 10, così insieme al rafforzamento dei collegamenti riusciamo a gestire ingressi e uscite. Comunque se si fosse deciso di rimanere al 50% in presenza ci sarebbero stati meno problemi”.

Sulle percentuali, comunque, decide la scuola rispetto all’applicazione sul numero generale degli alunni o rispetto alle classi. In sostanza, la percentuale si può calcolare sulla classe o sulla scuola, in base alle esigenze della scuola.

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