Campus Niko Romito, così sarà il tempio della formazione a Castel di Sangro

10 gennaio 2021 | 09:00
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Campus Niko Romito, così sarà il tempio della formazione a Castel di Sangro
Campus Niko Romito, così sarà il tempio della formazione a Castel di Sangro
Campus Niko Romito, così sarà il tempio della formazione a Castel di Sangro

Il 2021 dello chef Niko Romito, ambasciatore della cucina italiana del mondo, comincia da Castel di Sangro: così sarà il nuovo Campus di formazione per gli chef, “pionieri del nuovo linguaggio gastronomico”.

La ex fabbrica, che si estende per circa 3700 mq e che si trova nell’area industriale di Castel di Sangro, lungo la statale 17, ospitava un tempo un mobilificio.

Niko Romito campus

Adesso, lo chef Niko Romito punta a dare nuova vita e linfa a questo luogo che trasformerà in un “tempio” per la formazione di cuochi e chef.

All’inizio del 2020 Romito aveva condiviso l’intenzione di realizzare questo campus, immaginando un luogo “Dove i giovani possano vivere l’esperienza della formazione universitaria per divenire i pionieri di un nuovo linguaggio gastronomico in grado di rivoluzionare il mondo del cibo e della ristorazione collettiva”.

Dopo il successo di Bomba, il temporarystore approdato anche a Pescara e che ha registrato lunghe file per accaparrarsi un momento di dolcezza, adesso partiranno a breve i lavori per il suo Campus.

Una volta completato, il Campus potrà avvalersi della collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e del suo Dipartimento di Scienze e Nutrizione (che ha tenuto a battesimo in passato il progetto Intelligenza Nutrizionale).

L’obiettivo di Romito è quello di avere un impatto di portata internazionale sul mondo della nutrizione, della ristorazione e dell’industria del cibo, producendo e condividendo conoscenza.

Niko Romito campus

Si farà quindi ricerca e sviluppo in ambito nutrizionale; si approfondirà il lavoro di standardizzazione e industrializzazione dei processi di trasformazione; si promuoverà alta formazione per gli operatori del settore gastronomico, della nutrizione umana e della trasformazione alimentare (master di I° e II° livello).

Il Campus sarà al servizio del bene pubblico, con l’obiettivo di condividere i nuovi metodi e protocolli di trasformazione del cibo che verranno certificati.

Dal punto di vista didattico sarà costante il dialogo tra ricerca gastronomica e produzione, perché la conoscenza non può prescindere dal saper fare, e viceversa.

I laboratori di ricerca, aperti e condivisi dalle università, dalle fondazioni, dai centri di studio e dalle aziende che collaboreranno al progetto, saranno in contatto continuo con gli studenti.

Ci saranno laboratori di ricerca ma non solo: aule didattiche, un centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti, spazi aperti in contatto con la natura e dedicati a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate a un apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà al programma delle lezioni pianificate.

L’esito dei progressi e delle attività del Campus sarà condiviso con tutti attraverso una piattaforma virtuale che darà conto del percorso intrapreso a Castel di Sangro. Sempre più centro dell’avanguardia gastronomica italiana.