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Covid 19, variante del virus in Abruzzo: cluster a Guardiagrele

17 gennaio 2021 | 20:52
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Covid 19, variante del virus in Abruzzo: cluster a Guardiagrele

Covid 19, a Guardiagrele 29 casi accertati con la variante del virus. Il cluster diffuso da alcune famiglie. Nessuno era mai stato all’estero di recente, il focolaio a oggi sembra circoscritto

Anche se la notizia era già nota da giorni, adesso è ufficiale. Sono presenti in Abruzzo la variante inglese del Covid 19 e un’altra già nota in Europa, all’origine di numerosi contagi accertati in Abruzzo dal dicembre 2020.

L’Istituto Superiore di Sanità, secondo quanto scrive l’Ansa, ha confermato ciò che era già emerso dagli accertamenti del Laboratorio di genetica molecolare dell’Università di Chieti.

La variante insomma circola, basta cercarla. Ma non tutti i laboratori sono attrezzarti per farlo. La sorveglianza genomica per tracciare i cambiamenti del virus è un’attività complessa e costosa che non viene eseguita in modo costante in Italia, e non solo in Italia.

Il numero complessivo dei casi, però, sarebbe maggiore. L’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise (Izsam) ha infatti individuato 51 contagi per la provincia di Chieti riconducibili alla cosiddetta variante inglese.

La storia di Guardiagrele, paese di 9.000 anime in provincia di Chieti l’ha raccontata il Washington Post.

Il paese, da fine gennaio ha visto un incremento di contagi giornaliero da Covid 19 preoccupante: 5-10-12-19 casi, numeri elevati per una realtà tanto piccola fino ad arrivare a 113 casi accertati.

L’analisi genomica eseguita dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo ha accertato che 29 dei casi registrati nel piccolo centro abruzzese sono da far risalire alla variante inglese, conosciuta ufficialmente come B.1.1.7 , ritenuta da esperti in tutto il mondo più contagiosa seppur non più aggressiva.

La provincia di Chieti conta in tutto una cinquantina di casi di variante inglese ma altri esami sono in corso nel laboratorio di Teramo e il numero è destinato a crescere.

Covid 19, la variante concentrata in 4-5 famiglie

Il sindaco di Guardiagrele, Donatello di Prinzio, ha confermato i dati.

“Venerdì l’Asl ci ha comunicato ufficialmente la situazione”, si legge sul Corriere.

Il primo caso è stato identificato il 24 dicembre, a ruota ne sono seguiti altri tre dello stesso nucleo familiare.

“Si tratta di 4-5 famiglie numerose che si sono trasmesse il virus mutato. Nessuno si è ammalato gravemente, pochi sono stati ricoverati per un breve periodo in ospedale. Quasi tutti sono già rientrati in comunità. Nessuno di questi 29 è stato all’estero nell’ultimo periodo, segno che siamo già almeno al 2-3 passaggio della catena di contagio”.

Covid 19, screening di massa a Guardiagrele

Da domani a Guardiagrele si comincia con lo screening per Covid-19 su tutta la popolazione con tamponi rapidi antigenici.

Si parte con gli studenti delle scuole superiori, poi tocca agli adulti e ai bambini delle scuole primarie e secondarie. L’obiettivo è rintracciare quanti più casi asintomatici possibile per evitare che l’epidemia possa riprendere.