Crisi di Governo, maggioranza al VAR anche al Senato

Voto di fiducia al Senato, finisce con 156 sì: maggioranza relativa che complica la vita del Governo Conte bis.
“Un Governo che non può governare”, così Antonio Tajani, aspettando l’ufficializzazione del voto in Senato sulla fiducia al Governo Conte bis. Dopo un piccolo “giallo” relativo all’ammissione al voto di sue senatori, la presidente Casellati ha dato lettura del risultato: su 313 presenti e 312 votanti, in 156 hanno votato la fiducia al Governo (di cui 3 senatori a vita), contrari 149 e 16 astenuti. A votare la fiducia, anche due esponenti di Forza Italia, subito espulsi dal partito, e Nencini, uno dei due senatori riammessi al voto.
Niente maggioranza assoluta, quindi, come era previsto, ma maggioranza relativa di pochi voti. Da considerare, inoltre, l’assenza del senatore Umberto Bossi, della Lega, che avrebbe ulteriormente ridotto il range, considerato che se i voti si Italia Viva fossero stati contrari invece che di astensione di fatto il Conte bis non avrebbe avuto più la maggioranza in Senato.
“Siamo soddisfatti della fiducia – ha commentato la senatrice PD Debora Serracchiani – ma non festeggiamo. Questa sera avremmo voluto essere qui a parlare delle difficoltà delle imprese, di ristori, di Recovery. Conte si deve impegnare per il patto di legislatura che aveva promesso”.
A questo punto il premier dovrà interloquire con il presidente Mattarella per valutare l’effettiva consistenza di un’eventuale azione di Governo ancora nel segno del Conte bis. Il voto di oggi ha reso comunque evidente che senza Italia Viva, o meglio, con Italia Viva contro non andrà lontano.