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Abruzzo arancione almeno fino al 31 gennaio, gli aspetti da chiarire

21 gennaio 2021 | 09:54
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Abruzzo arancione almeno fino al 31 gennaio, gli aspetti da chiarire

L’Abruzzo resta arancione almeno fino al 31 gennaio. Una circolare del Viminale chiarisce alcunI punti come spostamenti e seconde case.

La circolare del Viminale a firma del capo di gabinetto Bruno Frattasi scioglie alcuni dubbi come ad esempio la questione delle seconde case (fuori regione) che non possono essere raggiunte liberamente almeno fin quando l’Abruzzo sarà ancora arancione.

Lo spostamento è sempre vincolato. Nella circolare del Viminale non si fa riferimento esplicito alle seconde case fuori regione, ma conferma fino al 15 febbraio lo stop agli spostamenti tra regioni.

Le uniche eccezioni sono quelle motivare dalle comprovate esigenze lavorative, motivi di salute, rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione.

Abruzzo arancione e mobilità

La mobilità in entrata e in uscita dai Comuni in questa fascia di rischio resta in genere vietata, fanno eccezione ovviamente motivi di necessità, salute e rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione.

Come riporta Il Centro, gli spostamenti verso una sola abitazione privata abitata sono consentiti in ambito comunale, si legge sul documento che è stato inviato ai prefetti. Lo spostamento può avvenire una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22, nei limiti di 2 persone. Non contano i disabili o persone in difficoltà conviventi, i minori sotto 14 anni.

Restano consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Abruzzo zona arancione e ristoranti

Ristoranti, bar e pizzerie restano chiusi h 24  per quanto riguarda il servizio al tavolo, è permesso invece il domicilio e l’asporto fino alle 22 per i ristoranti e le pizzerie e fino alle 18 per i bar.

Abruzzo zona arancione, i controlli

La circolare del Viminale si chiude con un invito i prefetti, affinché garantiscano la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane, specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne, nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali”.