Vaccini fuori lista, a L’Aquila arriva Mi manda Raitre

Vaccino anti Covid e la corsa dei salta fila verso l’immunità. Un troupe di Mi manda Raitre a L’Aquila per far luce sull’inchiesta partita dal Capoluogo. Link alla puntata.
Dopo le numerose le segnalazioni alla nostra redazione che riportano questi episodi avvenuti nelle strutture sanitarie aquilane ai primi di gennaio, appena iniziata la campagna vaccini, la trasmissione “Mi manda Raitre” ha deciso di occuparsi del caso.
Una troupe del programma è stata in città nei giorni scorsi, proprio durante la somministrazione della seconda dose.
Il servizio andrà in onda questa mattina, tra le 10 e le 11; sarà poi possibile vederlo in streaming anche su Raiplay.
L’inchiesta della Rai vuole fare luce su quanto accaduto alla Asl 1 dell’Aquila. La troupe è stata anche all’ospedale San Salvatore, mentre stavano somministrando la seconda dose del vaccino a chi aveva fatto già la prima.
In sostanza, le dosi nella disponibilità della Asl avanzate non si possono conservare a lungo. Così per evitare lo spreco, sarebbero state inoculate a parenti ed amici non appartenenti a categorie sanitarie o a rischio.
Adesso, tra coloro che sono stati chiamati per la seconda dose, ci sarebbero anche i fuori lista. Un passaggio necessario per non sprecare del tutto la dose di vaccino già inoculata.
Una corsa per accaparrarsi l’immunità, che non succede solo a L’Aquila, ma a quanto pare sarebbe un problema nazionale.
“Sono, ad oggi solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275 “, duro l’attacco del presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli sulla somministrazione dei vaccini
“Ben 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80. Si tratta, presumibilmente, di personale non sanitario che lavora negli ospedali, come il personale amministrativo”.
La Procura di Pescara, ha aperto una inchiesta per fare luce sulla somministrazione dei vaccini in Abruzzo: i Nas sono andati nelle sedi della Regione e della Asl pescarese per raccogliere documentazione utile all’indagine volta a verificare se ci siano stati favoritismi.
Vaccini distribuiti fuori lista, Pierpaolo Sileri a 24Mattino su Radio 24: “Sarebbe estremamente grave, procure intervengano”.
“Voglio sperare che questi 400.000 siano in gran parte personale che lavora nelle strutture sanitarie e Rsa, spero che non siano ‘imbucati’. Sarebbe estremamente grave: laddove sia accaduto devono intervenire le autorità giudiziarie. Ma questi sono flussi di dati che hanno le Regioni e vanno verificati”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute.
Link alla puntata di Mi Manda Raitre (dal minuto 26 circa)