Valanga sul Velino, soccorritori alle prese con un muro di neve di 5 metri

Giunge al termine la seconda giornata di soccorsi sul Velino per salvare i 4 dispersi. Si sonda palmo a palmo la valanga: neve profonda 5, 6 metri
Sfrutteranno fino all’ultimo raggio di sole, ma col buio le ricerche dei 4 dispersi sul Monte Velino verranno interrotte per essere riprese domani mattina alle 7. La speranza è quella di ritrovare Tonino Durante, Gian Mauro Frabotta, Valeria Mella e Gianmarco Degni, 26enne. I soccorritori stanno battendo palmo a palmo la valanga che ha invaso un canale per circa 2/300 metri, nella Valle Majellama, sotto Colle del Bicchero.

“Lo spazio coperto dalla valanga – spiegano a IlCapoluogo.it dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – è molto ampio e la neve è profonda circa 5/6 metri. Siamo partiti dal fondo per battere palmo a palmo con le sonde, mentre 6/7 cani hanno sondato il terreno, ma al momento non sono state trovate tracce. Domani proseguiremo da dove abbiamo interrotto”.

Nella giornata di oggi si sono alternati 3 elicotteri per le osservazioni dall’alto: quello del 118 partito da Preturo, un 139 della Guardia di Finanza arrivato da Pratica di Mare e un 412 dei Vigili del fuoco di Pescara. Il piano operativo è stato stabilito nella riunione serale tenuta al termine della giornata di ieri alla quale hanno partecipato tutte le Forze coinvolte nella ricerca.

Il coordinamento delle operazioni è svolto dal posto di comando avanzato (PCA) dei Vigili del fuoco, posto nel centro sportivo della frazione di Forme di Massa d’Albe. Il dispositivo di soccorso è formato da circa 60 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico e delle unità cinofile, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, 118 regionale, Esercito Italiano con gli Alpini del 9′ Reggimento e i Carabinieri. Sono in arrivo altri 20 soccorritori da tutta Italia. Stamattina grazie alla buona visibilità buona hanno partecipato alle operazioni anche i tre elicotteri impegnati nelle operazioni di ricerca: 118, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

Velino, rischio valanghe su soccorritori
Intanto nel primo pomeriggio è giunto al campo base di Forme, frazione di Massa d’Albe (L’Aquila), un elicottero attrezzato per il distacco artificiale degli accumuli di neve, generalmente operato con microcariche. È necessaria la bonifica e la messa in sicurezza dell’area per proteggere la vita dei soccorritori sul monte Velino. Trenta uomini circa, che cercano i quattro escursionisti dispersi da due giorni, stanno lavorando in un ambiente minacciato costantemente dal pericolo di distacco valanghe. A causa della troppa neve anche le unità cinofile sono in difficoltà. I cani non riescono a seguire le tracce sul manto nevoso, troppo stratificato, e arrancano nel percorso, affondando sulla neve fresca. Il cielo è terso e il vento meno forte.
La zona interessata è quella sotto al Colle del Bicchero e presenta un’area primaria di ricerca molto estesa, che va perlustrata metro per metro, a circa 2000 metri di altezza. Gli elicotteri fanno la spola dal campo base alla montagna, per dare il cambio ai soccorritori in quota.
Al campo base sono presenti i familiari dei dispersi che, in attesa di notizie, vengono tenuti al corrente delle operazioni. Per dare sostegno a loro, ma anche agli stessi soccorritori che stanno lavorando da domenica sera in condizioni proibitive, sono arrivati sul posto degli psicologi. La Protezione Civile sta distribuendo pasti e bevande calde. Intanto è in corso una riunione in Prefettura all’Aquila, partecipano rappresentanti dei corpi militari e civili coinvolti nelle operazioni.